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«Satira, l'anima della tv»

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Raccontano di essersi messi insieme per caso, durante le monotone estati di 25 anni fa trascorse a Tarquinia, dove tutti e tre avevano casa. Allora realizzarono Radio Medusa, emittente in quel periodo pirata e molto seguita. Siete dunque nati sulla Radio e poi passati alla tv? «Esatto. Ci ascoltò Linus e ci prese con se a Radio DJ, perciò abbiamo con lui un debito di riconoscenza. Successivamente siamo approdati a "Le Iene". Non nascondiamo però un debole per Radiodue: quest'anno infatti, per l'emittente di viale Mazzini, per la terza volta consecutiva, abbiano partecipato a "Radio Incontri", manifestazione annuale che si svolge in Trentino, punto di ritrovo delle principali emittenti nazionali. Il 19 ed il 20 luglio, inoltre, saremo in diretta, per Radio DJ da Riccione, dalle 18 alle 20». Avete dato fastidio a molti con i vostri servizi a «Le Iene»? «Per le nostre domande scomode in tv molti hanno tentato di fermarci. Siano convinti che la libertà assoluta non può esistere in qualsivoglia emittente televisiva. Ognuna ha sopra di se un editore con il quale fare i conti. Noi, tra l'altro, abbiamo avuto il coraggio di parlare anche di morti ed incidenti sul lavoro, e continueremo a farlo perché desideriamo far approdare sul piccolo schermo una realtà differente da quella che quotidianamente ci viene propinata dai mass media». Ma la satira, oggi in tv, è ancora capace di incidere sulle coscienze? «Crediamo che la satira sul piccolo schermo tiri sempre meno. Le persone che potrebbero realizzarla diminuiscono in maniera esponenziale con il passar del tempo anche perché si riducono drasticamente gli spazi a loro disposizione. Noi siamo impegnati a sbeffeggiare specifici aspetti della società in cui viviamo, la satira è più corposa e determinante». Quali sono i rappresentanti della satira che stimate di più? «La Gialappa's band, trio magnifico di Italia uno, Elio e Le Storie Tese, i fratelli Guzzanti che si vedono sempre meno in tv». Avete mai pensato di dividervi? «Ci sono progetti che ognuno di noi realizza singolarmente, ma il Trio non si tocca». Il prossimo progetto? «Sarà una sorpresa per il nostro pubblico al ritorno dalle vacanze».

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