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La vita della Madonna diventa un kolossal con musica e balli

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Un storia che continua", in anteprima mondiale il 17 giugno alle 19.30 nell'Aula Paolo VI. L'evento scenico, ripreso da Rai Uno e trasmesso il 15 agosto in occasione della festa di Maria Assunta, verrà presentato per ora in un'unica replica in attesa che venga acquistato e diffuso in tournée nazionale e internazionale fra Europa, Sudamerica e Medioriente. Nato da un'idea di Maria Pia Liotta, regista e autrice del libretto insieme ad Adele Dorothy Ciampa, lo spettacolo avrà come protagonista Alma Manera, un'artista in bilico fra l'attività lirica, la danza e le partecipazioni televisive, con musiche di Stelvio Cipriani. Quaranta attori e un corpo di ballo di dodici danzatori completano il cast sulle coreografie di Salvator Spagnolo in una cornice scenica firmata da Antonella Luberti, che riproduce i luoghi in cui la fornaia di Nazareth ha vissuto la sua storia in base alle notizie tramandate dalle Scritture, e animata anche dai costumi d'epoca curati da Giuseppe Tramontano. «Una donna con un destino speciale da compiere come Maria, detta "la silente" ovvero colei che ascolta, sussurra e decide, riassume le esperienze femminili di tutti i giorni in un messaggio d'amore universale che richiama l'importanza della famiglia, del matrimonio e dell'educazione dei figli attraverso un esempio di completa dedizione», ha dichiarato Maria Pia Liotta. «Nella realtà di oggi in cui molti valori si perdono, la funzione della Santa Sede si è voluta estendere addirittura alla promozione di un musical perché l'immagine di Maria deve essere vista come una donna del nostro e di tutti i tempi - ha spiegato Monsignor Celli, a nome del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali -. Al mondo attuale Maria comunica e presenta suo figlio, la parola che dà vita, condividendo la storia semplice e quotidiana dell'uomo. Ogni momento della nostra vita ha una prospettiva di grandezza se letto in Dio, ma spesso ci dimentichiamo di prendere coscienza di quanto siano preziosi gli atti apparentemente meno significativi. L'amore di una madre per il suo bambino si esprime in piccoli gesti che il piccolo apprende e recepisce come modalità di essere apprezzato e considerato». La supervisione religiosa di Padre Stefano De Flores, teologo di mariologia, e di Don Antonino Tarzia, direttore responsabile del gruppo periodici San Paolo, garantiscono il rispetto delle fonti bibliche in una ricostruzione che parte dall'ebraismo e si concede soltanto qualche innocua licenza poetica e qualche passaggio di fantasia destinati ad assecondare la formula del musical che riesce a a catturare un pubblico vasto ed eterogeneo.

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