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"Il giorno più bello", scene dai matrimoni che hanno fatto epoca

Laura Laurenzi,

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Sono i più memorabili, quelli che Laurenzi ha già raccontato dalle colonne del suo quotidiano come inviata speciale, quelli che hanno fatto sognare tante ragazze in cerca di principe azzurro, anche se per alcuni il finale della storia d'amore è già cambiato se non stravolto. La Laurenzi ci racconta che miliardari e cenerentole, presidenti, imprenditori, statisti, principi e principesse, dive e attori, come i comuni mortali, credono che il dì delle nozze sia l'inizio della favola che si concluderà con un «vissero felici e contenti», salvo inciampare in qualche tradimento che rompe l'incantesimo. La scrittrice ci svela anche i retroscena e le emozioni del giorno più bello, alcuni dettagli, come gli addobbi floreali o i piani delle torte, ma anche le battute dei promessi sposi. Per rafforzare il sogno, dettagliate le descrizioni degli abiti griffati delle nubende: Valentino color ghiaccio per Azzurra Caltagirone, bronzo per Veronica Berlusconi, avorio con inserti di pizzo per Jacqueline Onassis, già Kennedy; Armani "peau d'ange" per Nicoletta Mantovani e la piccola Alice, sempre di king George la sottoveste bianca, taglio sirena iperscollata per Ilary Blasi, Dior giallo mostarda con soprabito in tinta per la prorompente Sophia Loren. La carrellata dei «fermo immagine» della giornalista sui matrimoni a cavallo di due secoli parte dal «sì» blindato e provocatorio di Nicolas Sarkozy con la ex top model Carla Bruni: la sposa, anche se già mamma di Aurélian non rinuncia al bianco e indossa un abito al ginocchio, molto jolie dame, di Jean Paul Gaultier per Hermès, senza maniche con una balza blu notte all'orlo e una profonda scollatura a V sulla schiena. Da Guinness il viaggio di nozze: passeggiata romantica di 20 minuti nel parco di Versailles C'è il matrimonio secondo Scientology di Tom Cruise e Katie Holmes nel castello di Bracciano e c'è quello «reality show» dell'ottavo re di Roma, Francesco Totti con la letterina Ilary Blasi, ma anche la quasi incoronazione, con trono e diadema, di David Beckham e Victoria Adams. C'è il «sì» al Campidoglio, discreto e all'alba tra Alberto Moravia e l'inquieta Carmen Llera: «Sposarsi - diceva lo scrittore - è un atto creativo, come scrivere». Chiacchierate le nozze tra il tenore Pavarotti e Nicoletta Mantovani, annunciate dalla figlia Alice e testimoniate da una sfarzosa bomboniera Cartier; segrete e minimaliste quelle tra Silvio Berlusconi e Veronica Lario: unica invitata la mamma della sposa. Più «ingombranti» i quattro testimoni: per lui Bettino Craxi e Fedele Confalonieri, per lei Anna Craxi e Gianni Letta. Romantico e upper-class il sì a Newport tra John Kennedy e Jacqueline Bouvier: 750 happy few sotto i gazebo a strisce bianche e blu sul prato all'inglese. Durante la cena JFK fa scivolare sulle gambe della moglie il suo regalo di nozze: un bracciale tempestato di diamanti, ma in luna di miele comincerà a tradirla. Imperiale ma carico di presagi funesti il matrimonio tra Soraya e lo scià Reza Pahlevi. È un'esplosione di bianco l'abito della sposa, con balze trine e sottogonna, disegnato da Cristian Dior: pesa venti chili e la sposa sviene. Principesche le nozze di Grace Kelly e Ranieri di Monaco: le prime in diretta tv, sei damigelle per la sposa, nessuna cattolica e nessuna vergine, perché come annotò un suo ex, lo stilista Oleg Cassini, «lei non era vergine, ma virginale». È una cerimonia in tono minore quella durante la quale Carlo di Windsor impalma, dopo 35 anni, la sua amante storica, Camilla Parker Bowles. Assolutamente diversa da quella kolossal nella quale il futuro re d'Inghilterra aveva giurato eterna fedeltà alla maestra d'asilo Diana Spencer. È una rappresentazione storica più che un matrimonio, una favola d'altri tempi che fa sognare gli inglesi, e non solo. Sempre da favola, forse più moderna, le nozze da razza padrona di Jaki Elkann, capitano d'industria, con la blasonata Lavinia Borromeo. Nella piccola cappella ottocentesca, sull'isola di famiglia, l'ascetica fanciulla abbaglia nel suo stupendo Valentino: è in mikado color avorio che ha richiesto il lavoro di 15 ricamatrici per due mesi e 150 metri di pizzo francese. Insomma, il matrimonio è «Il giorno più bello».

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