ONCE, di John Carney, con Glen Hansard, Markéta Irglóva, ...
Anche lui, più o meno, è nelle stesse condizioni perché una donna che ha amato, adesso è andata a vivere a Londra. Li unisce, intimamente — ma con segni delicati — l'amore per la musica che, a un certo momento, li vedrà registrare insieme una serie di canzoni composte e messe in musica dall'altro. Accompagnato al piano dalla ragazza. Mentre provano, registrano, fanno l'alba insieme con altri musicisti, insensibilmente sentono una reciproca attrazione. Si frequentano anche nel privato, facendosi reciprocamente conoscere le famiglie, ma tutto si ferma lì, senza che che si superino certi limiti, in climi in cui i sentimenti, anche quelli che sembrano farsi più caldi e addirittura prepotenti vengono sempre trattenuti, sia pure con tatto. Senza né scontri né fratture. Li dosa un regista irlandese, John Carey, conosciuto qui da noi per un film, «On the Edge», presentato però solo in TV. Ha un passato musicale e se n'è servito per svolgere la sua storia di pari passo con la musica, evitando — appunto — i luoghi comuni dei film musicali e facendo sempre in modo, con abili accorgimenti narrativi (e stilistici) che le canzoni si inseriscano puntualmente e realisticamente nell'azione creandone le occasioni non solo con quella registrazione delle composizioni del protagonista, che è il nucleo principale della vicenda, ma anche con proposte a margine sempre però ben inserite nel contesto. Anche per questo le varie atmosfere non hanno mai accenti. Sfumano, alludono, sottintendono e con logica precisa risolvono in modo non previsto il rapporto sentimentale fra i due: con tutte le virtù del non concluso e del sospeso. I protagonisti non sono attori anche se lui, Glen Hansard, lo si è visto in «The Commitments» di Alan Parker. È il fondatore di un noto gruppo rock irlandese e tutta la musica che si ascolta — bellissima — è sua, compresa quella canzone che, di recente, è stata premiata con un Oscar. La ragazza, Markéta Irglóva, per il cinema invece è un'esordiente, ma ha una grazia gentile che illumina lo schermo.