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Alida Valli, la dolce diva che incantò il cinico mondo di Hollywood

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Esordendo giovanissima sul grande schermo, diventò presto la diva simbolo del cosiddetto "cinema dei telefoni bianchi", lavorando in film come "Manon Lescaut" (1939) e "Ore 9 lezione di chimica" (1941). La sua versatilità la impose anche in ruoli drammatici, come quello di Luisa in "Piccolo mondo antico" di Mario Soldati (1941). A differenza di molti suoi colleghi, nell'autunno del 1943 la Valli, per evitare di recitare in film di propaganda fascista, rifiutò di trasferirsi negli studi cinematografici del fascismo repubblichino (il "Cinevillaggio" di Venezia) e rimase a Roma dove si nascose da qualche amico. L'anno successivo sposò l'artista e compositore Oscar De Mejo e nel gennaio 1945 ebbe il suo primogenito Carlo. Nel 1947 si trasferì poi a Hollywood su invito del produttore Selznick che voleva trasformarla nella "Ingrid Bergman italiana". Appartengono a questo periodo - tra gli altri - "Il caso Paradine" di Alfred Hitchcock, in cui la Valli recita accanto a Gregory Peck e "Il terzo uomo" (1949) di Carol Reed con Orson Welles. Nel 1951 tornò in Italia e pochi anni dopo offrì una delle sue migliori interpretazioni nel capolavoro di Luchino Visconti, "Senso" (1954). Tornò davanti alla macchina da presa solo nel 1957 diretta da Michelangelo Antonioni in "Il grido". La sua fama si consolida sotto la direzione di registi come Gillo Pontecorvo ("La grande strada azzurra", 1957) e Pier Paolo Pasolini ("Edipo re", 1967), mentre negli anni settanta si dimostra un'attrice molto versatile, lavorando con Valerio Zurlini ne "La prima notte di quiete" (1972) accanto ad Alain Delon; con Mario Bava ne "La casa dell'esorcismo" (1975) e con Bernardo Bertolucci in "La strategia del ragno" (1970) e nel kolossal "Novecento" (1976). Dario Argento le affidò due ruoli inquietanti in "Suspiria" (1977) e "Inferno" (1980). Dopo aver vinto il Leone d'oro alla carriera al festival di Venezia nel 1997, trascorse gli ultimi anni della sua vita in povertà. Sabato 31 maggio, nel giorno del suo compleanno, l'associazione che porta il suo nome fondata dal figlio Carlo De Mejo e dal nipote Pierpaolo De Mejo, ha organizzato al cinema Trevi di Roma una giornata per celebrarla. A cominciare dalla proiezione del film "Stasera niente di nuovo" (1942) di Mario Mattoli, per proseguire con una tavola rotonda, alla quale parteciperanno - oltre al figlio e al nipote - Luca Verdone, Carlo Lizzani, Gian Luigi Rondi, Alberto De Martino, Maurizio Ponzi, Marisa Solinas, Robert Madison e Alfredo Baldi. E per finire sarà proiettato il documentario del nipote Pierpaolo De Mejo "Come diventai Alida Valli", tra foto, filmati e testimonianze.

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