BE KIND REWIND - GLI ACCHIAPPAFILM, di Michel Gondry, con ...

Da quel suo esordio curioso ma abile che era "Human Nature", con Tim Robbins, a quel quasi surreale "Se mi lasci ti cancello", con Jim Carrey, per arrivare al film di oggi che, pur tra invenzioni coloratissime e persino strambe, finisce per trasformarsi in una e vera e propria dichiarazione d'amore al cinema come divertimento, quasi citando "Nuovo Cinema Paradiso" del nostro Tornatore. Si comincia in una cittadina del New Jersey che si finge abbia dato i natali a un immaginario musicista jazz. In un edificio così fatiscente che si pensa di demolirlo, vive da anni il gestore di un negozio in cui si noleggiano film VHS. Lo coadiuva un commesso serio e diligente che però ha un amico maldestro e pasticcione. Costui, per un incidente, smagnetizza senza volerlo tutti i film lì collegati con la conseguenza che, per far fronte alle richieste pressanti dei clienti, con l'aiuto di una ragazza e la perplessa complicità del commesso, si vedrà costretto a realizzarli di nuovo lì per lì, ottenendo un successo tale, nonostante i mezzi grossolani cui ha dovuto comicamente ricorrere, da cominciare a far lo stesso con una lunga serie di altri film. Aveva cominciato con "Gli acchiappafantasmi", continua con "Robocop", "King Kong" e persino "A spasso con Daisy" in cui si camufferà addirittura da Jessica Tandy. Bloccati nell'impresa dall'intervento di severi tutori hollywoodiani del diritto d'autore, i tre, con gli stessi metodi, decideranno di realizzare adesso un loro personalissimo film coinvolgendovi gli abitanti della cittadina. Con un successo tale da esorcizzare -forse- la minaccia di veder demolito l'edificio che li ospita... Gondry ha portato la commedia, con sapori ghiotti, fino alle soglie della farsa, specie al momento in cui ha dovuto mascherare con i modi più improvvisati e buffi, quei suoi tre personaggi intenti a reiventare film notissimi: con accenti, spesso, perfino fracassoni, ma, anche negli eccessi, senza ferire mai il gusto, anzi con dei colori sempre in equilibrio attento fra la parodia e il gioco. Con quegli applausi corali via via raddoppiati che gli servono, appunto, per sottolineare quanto il cinema sappia sempre ottenere i consensi caldi del suo pubblico. In maniera plebiscitaria. Il personaggio che s'inventa quell'impresa è il noto attor comico Jack Black ("Alta fedeltà" di Frears, il commesso suo amico è l'afroamericano Mos Def, anche artista hip-hop. Tra le figure femminili ci sono persino Mia Farrow e Sigourney Weaver. Inutile chiedere di più.