CANNES Ermanno Olmi, che riceverà a Venezia il Leone d'oro ...
Il regista, che sta lavorando al documentario "Terra Madre", incentrato sull'agricoltura, sugli Ogm e le specie in pericolo, ha sottolineato che sente «il bisogno di ritrovare un rapporto con il cinema che non è quello di fiction, ma strumento per indagare la realtà», e ha poi ricordato quando vinse la Palma d'oro: «Non ci credevo anche perché l'anno prima aveva vinto "Padre Padrone" dei Taviani e mai si pensava ad un'altra vittoria italiana. Ho abbracciato Marco Ferreri, che era in concorso quell'anno con "Ciao Maschio", subendo poi le polemiche su quell'universo rurale che racconto nel film, in particolare da Alberto Moravia, anche se io sono sempre stato dalla parte del contadino che zappa la terra e non di quello che sta sul trattore». L'incontro con Olmi, alla presenza del direttore della Mostra del Cinema di Venezia, Marco Muller, è stato condotto da Lorenzo Codelli, che ha curato un libro (Federico Motta Editore) comprensivo del dvd del film, restaurato dal centro sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale in collaborazione con l'Istituto Luce. Altra star festeggiata a Cannes ieri è stata l'assente Claudia Cardinale, al centro del film dedicato ai suoi 50 anni di carriera, intitolato "Io Claudia" e diretto da Pasquale Squitieri il quale ha dichiarato che «sulla Festa di Roma ho dato una mano e qualche consiglio, l'ho fatto volentieri anche perché sono l'unico regista di destra a disposizione: in periodi di rigore, 17 milioni di euro sono tanti, specie se confrontati con i 3 milioni di euro che spende Venezia; è importante per la Festa dare più attenzione al cinema italiano e allinearsi alla politica di Cannes o Berlino, dove se l'industria americana vuole portare i suoi film ne paga i costi, mentre invece a Roma si è fatto il contrario". D. D'I.