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Maradona se la prende con gli Stati Uniti

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«Bush è un assassino, gli americani hanno ordinato il massacro in Afghanistan e hanno lasciato morire gli jugoslavi perché non avevano il petrolio, altrimenti sarebbero intervenuti. Argentina, Brasile, Venezuela e Cuba, sono schiacciati dagli Usa: non ce la fanno a rialzarsi perché se ricevono un prestito, poi devono dare 10 volte di più. - ha tuonato Diego Armando che non risparmia il suo astio contro il rivale argentino -. Se non avessi avuto problemi con la cocaina, che ho iniziato a prendere proprio a Napoli, Pelè non sarebbe stato nemmeno il numero due del mondo, non ha carisma nè dignità. Oggi darei anche la mano che fece il gol all'Inghilterra - la celebre mano de Dios - per incontrare Julia Roberts». Spike Lee, con tanto di t-shirt pro Obama, ha invece presentato ieri 8 minuti del film "Miracle At St. Anna", in predicato per la Mostra di Venezia. Prodotto da Lee con la On My Own di Cicutto&Musini, Rai Cinema e Touchstone, il flm è girato in Toscana a Cinecittà e in Usa, con Favino, Cervi, Lo Cascio, Turturro e dei volti nuovi afroamericani: «Mi sono appassionato fin dalle prime pagine al libro di James McBride, che ha poi curato la sceneggiatura, perché restituisce onore e verità storica ai Bubble Soldiers, gli afroamericani che formavano la Divisione Buffalo impegnata nella campagna d'Italia - ha spiegato Lee -. Racconto inoltre un vero e proprio miracolo della bontà umana, quando alcuni di loro rimasero intrappolati dietro le linee tedesche per salvare un orfanello italiano. Ora sogno di portare presto a Cannes un documentario sul cestista Michael Jordan, sarebbe fantastico giocare a basket insieme sulla Montees del Marches». D. D'I.

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