Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Angelina e Gwyneth si rubano la scena

default_image

  • a
  • a
  • a

In"The Exchange" di Clint Eastwood, epopea tragica di un'America corrotta, dove le donne contano poco e sono considerate "esseri fragili e volubili", la Jolie interpreta Christine, donna single e benestante alla quale viene rapito il figlio Walter, nella Los Angeles del 1928 .La polizia, per fare bella figura, le riporta un altro ragazzo ma, quando Christine minaccia di fare uno scandalo, le autorità la internano in manicomio. A difenderla c'è solo il reverendo Gustav Briegleb (John Malkovich), che scopre come Northcott (Jason Butler Harner) negli anni Trenta rapì e uccise una ventina di adolescenti tra cui il piccolo Walter. Christine viene liberata dal manicomio, polizia e serial killer vengono accusati in due distinti processi e cadono le teste: quella detronizzata del Capo della polizia e quella impiccata di Northcott. Ma la madre continuerà a cercare il figlio nell'illusione che non sia morto. Il film ha delle assonanze con "Mystic River": ancora una volta Eastwood racconta una storia vera, tratta dagli archivi del Los Angeles Time, e mette in luce «sia una donna che combatte contro tutta una città, sia il tema della pedofilia e dei bambini vittime degli orrori degli adulti», ha detto convinto che alle elezioni americane sia che vinca Hillary o Obama sarà comunque una rivoluzione per l'America. La Jolie, avvolta da un completo nero - giacca e pantaloni - che metteva in risalto la sua avanzata gravidanza, ha poi svelato che "per interpretare Christine Collins mi sono ispirata a mia madre che ho perso l'anno scorso: era una mamma coraggiosa e forte, ma anche timida e molto dolce con suoi figli. Purtroppo, negli anni Trenta, le donne erano poco considerate. Essere madre mi ha comunque aiutato molto ad entrare meglio nel personaggio, un figlio è la cosa più importante della vita e perderlo è terribile». Sempre perfetta, icona della moda e amante del vintage, la bionda Gwyneth Paltrow diventa invece, diretta da James Gray in "Two Lovers", Michelle, ragazza perduta dietro a un uomo sposato e con prole, che non si decide a lasciare la moglie. Michelle è consolata dal vicino di casa Leonard (lo straordinario Joaquin Phoenix), a sua volta coccolato da una materna Isabella Rossellini. Per la Paltrow, ora nei cinema con "Iron Man", «storie de genere nella vita possono capitare e comprendo l'ossessione del mio personaggio: per lei aspettare la telefonata dell'amante è la vita, anche se la fa soffrire». Per il regista Gray, appassionato della Rossellini e di Fellini tanto che "Cabiria" gli ha ispirato la prima scena, «il film è una storia romantica». Intanto, il ministro per i Beni culturali Sandro Bondi, prima di partire ieri da Cannes per partecipare ai funerali di Pietro Cascella e al Consiglio dei Ministri a Napoli, ha detto che invece «di mettere mano a una legge di sistema del cinema, porteremo a Bruxelles due provvedimenti urgenti ed efficaci, il tax credit e il tax shelter». Riferendosi infine a "Il Divo" di Sorrentino, atteso venerdì sulla Croisette, Bondi ha sottolineato che «non è facile fare un film su una persona vivente e soprattutto se svolge ancora attività politica diventa una questione molto delicata».

Dai blog