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ALLA SCOPERTA DI CHARLIE, di Mike Cahill, con Michael ...

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E deve continuare a farlo perché il padre non solo non ha nessuna intenzione di trovarsi un lavoro, ma si rivela subito perduto dietro l'idea curiosa di scoprire un tesoro che, secondo certe carte e certi libri che ha scovato in manicomio, sarebbe stato sepolto da un esploratore spagnolo trecento e più anni prima proprio nei dintorni, anzi, effettuate varie ricerche, addirittura sotto il pavimento di un supermercato della zona. Sulle prime Miranda resiste cercando di dissuadere quel padre che, fra l'altro, gliene combina di tutti i colori (non solo le ha venduto l'auto, ma le ha ipotecato la casa per prendere in affitto un metal detector), poi però lo asseconda soprattutto perché, indipendentemente o meno dalla possibilità che quel tesoro esista, ha capito quanto quel sogno sia importante per lui, fino a determinargli la vita. Con risultati, però, imprevedibili... Una commedia, con un finto tono d'avventura, costruita prioritariamente su un rapporto padre-figlia prima difficile poi via via sempre più comprensivo, all'insegna di un rovesciamento di ruoli perché il buon senso e la saggezza finiscono per appartenere alla figlia, mentre il più sregolato giovanilismo non tarda a contraddistinguere il padre in ogni suo gesto. Questo rovesciamento di ruoli è forse l'elemento più notevole del film, scritto e diretto da un esordiente, Mike Cahill, non sempre capace di dominare con ordine e con logica un'azione che ha costruito affastellandovi in mezzo anche elementi secondari: non solo la finta avventura (quella spericolata ricerca notturna del possibile tesoro perforando gli impianti del supermercato), ma anche il passato dei due, rappresentato grazie a dei flashback con Miranda bambina un po' velleitari e gratuiti quando tentano di chiarire le origini di quel rapporto fra la figlia e un giovane padre, in assenza di una madre che aveva pensato bene di darsi alla fuga. Se il film comunque, pur con questi scompensi, lo si accoglie lo si deve alla presenza carismatica di Michael Douglas nelle vesti di Charlie. Una gran barba bionda, capelli lunghi, una fronte ormai ampiamente attraversata dalle rughe (ha sessantatrè anni), riesce a tenersi egregiamente in equilibrio fra la follia e i sogni. Con continue finezze. Miranda è Evan Rachel Wood: la si ricorderà in «Thirteen» di Catherine Hardwicke.

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