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SOLO UN BACIO PER FAVORE, di e con Emmanuel Mouret, e con ...

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Oggi continua su quella strada, egualmente attento e sottile, quasi con delicatezza. Si comincia in provincia, a Nantes. Gabriel e Emilie si incontrano per caso, fanno conoscenza in modo non proprio superficiale e al momento di lasciarsi lui chiede a lei un bacio. Lei gli direbbe di sì volentieri, ma si frena perché ricorda bene quello che è successo a una sua amica per un semplice bacio e, sollecitata dall'altro, ne racconta la storia. Eccoci a Parigi. Una coppia felice, Judith e Claudio. Ma ad essi si aggiunge presto Nicolas che finisce per chiedere un bacio a Judith. Quasi una prova, il tentativo di uscire da una situazione che lo inceppa, ma è difficile che un bacio, anche uno solo, non abbia conseguenze. Presto così, fortemente attratti l'uno dall'altro, Judith e Nicolas diventano amanti. Ma c'è Claudio, è buono, onesto, fiducioso, sarebbe molto ingiusto farlo soffrire. Per evitarlo i due escogitano uno stratagemma. Che finirà malissimo. Mouret, che si è data anche la parte di Nicolas, si è affidato, appunto, per costruire e poi svolgere il suo racconto, al potere della parola dimostrando, ad ogni svolta, che non è quell'impaccio di cui di solito al cinema la si accusa. I suoi quattro personaggi (ed altri un po' di sfondo) parlano e parlano anche molto, la regia, però, li fa sempre evolvere di fronte alla macchina da presa privilegiando il movimento e la scioltezza, ricorrendo perfino, in qualche passaggio, ai piani sequenza. L'azione segue i dialoghi, li ripropone con dinamismo meditato, li inquadra in immagini sempre nitide, lineari, quasi geometriche (ambienti, panorami, scenografie) e anche quando li asseconda (cioè quasi sempre) ne trae motivo per svolgersi, per procedere, per mutare i climi, sottolineare le tensioni. Con un senso preciso del cinema. Mentre, a commentare queste immagini, con l'occasione che Claudio è un appassionato di Schubert, ci vengono fatte ascoltare le sue composizioni più note che, quando la vicenda si inasprisce, ne smussano molti angoli e quando inclina ai sentimenti li rendono anche più caldi, teneri, intimi. Gli interpreti seguono. Judith è con voluti impacci Virginie Ledoyen, già vista, e apprezzata, "8 donne" di Ozon. Mouret, come Nicolas, ne raddoppia gli impacci. Con abilità sottile. Claudio è il nostro Stefano Accorsi, sempre più coinvolto nel cinema francese.

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