Gwyneth: «Così ho vinto la mia depressione»
A interpretarlo c'è l'intraprendente Robert Downey Jr., figlio del regista omonimo e a volte piuttosto stravagante visto che nel 1996 è stato arrestato per guida in stato di ebbrezza, possesso di eroina, crack, cocaina e detenzione illecita di una pistola 357 Magnum. Ad affiancarlo nella mega produzione, Terrence Howard e Gwyneth Paltrow, per i quali «il film è stata un'esperienza unica, qualcosa di poco hollywoodiano nonostante il budget». La pellicola è stata attualizzata, portata dall'ambientazione del fumetto che era il Vietnam (l'originale del 1963 aveva scelto questa guerra per sostenerla in funzione di lotta al comunismo) ai tristi e attuali scenari dell'Afghanistan. «Volevamo fare - ha spiegato ieri il regista a Roma con gli attori - solo qualcosa di puro divertimento. Certo c'è l'idea delle armi, dei mercanti di morte, ma per quanto riguarda le mie idee politiche questo è un mondo molto complicato e il mio punto di vista cambia ogni volta che leggo un giornale». «Se avessi messo mano alla sceneggiatura, forse il ministero della difesa non sarebbe stato d'accordo sulle mie modifiche e non sarebbero stati felici neppure i militari - pha aggiunto Downey che tornerà nei panni di Iron Man nel prossimo "L'incredibile Hulk" (interpretato da Edward Norton) di Louis Leterrier -. Fare un film non è solo prendere un assegno e via. Ci siamo ritrovati con il regista e cast anche a livello spirituale, tanto da parlare, durante la lavorazione, sottovoce. Ero un pò nervoso nel venire in Italia a presentare il film, mi dicevo ti diranno: "Robertino perché ha fatto un film così cretino?". Ma poi ho visto che la pellicola è piaciuta a tutti e questo mi conforta». La Paltrow interpreta Virginia, l'affidabile assistente di Tony Stark (alias Iron Man), «una donna che è un po' la coscienza di Tony, una che non esprime mai giudizi, è quel tipo di donna che sta dietro a ogni grande uomo» - ha svelato la diva, anche lei figlia d'arte, nata dal regista Bruce Paltrow e dell'attrice Blythe Danner)-. Noi attori siamo solo un veicolo, uno strumento che deve dare forti emozioni. Il cinema italiano è impossibile non amarlo e vorrei tanto tornare a recitare In Italia, in cui non lavoro da molti anni, dai tempi de "Il talento di Mr. Ripley", nel 2000. Ora ho due bambini i suoi due figli (avuti dal front-man dei Coldplay Chris Martin) e dopo il secondo figlio sono entrata in una brutta depressione post-partum. Non mi sentivo più me stessa, ma poi sono riuscita a risollevarmi. I miei figli sono il mio grande amore che non vorrei perdere questo momento magico della loro vita. Così, quando mi propongono un film devo trovare un equilibrio con la mia vita privata: le storie mi conquistano in genere per la sceneggiatura, per la regia o per dei ruoli che magari non ho mai interpretato.Ogni donna deve fare ciò che vuole», ha poi concluso la star schierandosi dalla parte del ministro della Difesa spagnola, Carme Chacon, al centro del dibattito a causa della sua missione in Afghanistan al settimo mese di gravidanza, accompagnata dal ginecologo.