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Carnera torna al cinema con un cameo di Benvenuti

Primo Carnera

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Eppure, Primo Carnera raggiunse una fama straordinaria che proprio in questi giorni ancora una volta viene celebrata, grazie al film "Primo Carnera - The Walking Mountain" di Renzo Martinelli. Si parte dall'antefatto di lui ragazzino e povero, poi si vede Carnera venti anni dopo in Francia come fenomeno da circo, fino ai delicati e presunti rapporti di Primo con la mafia, anche se non sono mai emerse prove concrete di collusioni e, alla fine, la sua ingenuità lo salvò. Coprodotto dalla RTI e dalla Martinelli Film Company International in associazione con la Giuseppe Marra Communication (GMC), il film sarà distribuito dal 9 maggio in 400 copie distribuite da Medusa e negli Stati Uniti dalla Epic Pictures. Anche Giovanna Carnera, figlia di Primo è nel cast. A lei, nella vita psicologa nell'ospedale di Tampa (Florida), è affidata la parte di maestra del piccolo Primo: «Negli Stati Uniti, dove ha combattuto e vissuto per molti anni, mio padre - ha dichiarato Giovanna - è conosciuto soprattutto per il wrestling, più che come campione di pesi massimi: nel 1957 a Melbourne divenne campione del mondo di wrestling e interpretò il ruolo di lottatore in vari films hollywoodiani». Nella pellicola spicca Nino Benvenuti, grande amico di Primo, cittadino onorario di Sequals e campione del mondo dei pesi medi nel 1967, anno in cui Carnera morì: «Per questo film, sono ritornato in Romania dopo quasi cinquant'anni - ha ricordato Benvenuti -. Nel 1958 ero a Bucarest per una gara pugilistica tra Italia e Romania». Nel film interpreta l'assistente di ring di Max Baer nel match in cui Carnera perse il titolo: la scena è cruenta, con gli 11 atterramenti di Primo alle prese con l'aggressività sleale dell'avversario. Murray F. Abraham, nel ruolo del manager del colosso di Sequals, ha raccontato che i suoi «nonni arrivarono in America dall'Italia e, da italiani immigrati, erano trattati molto male; perciò, quando Primo divenne campione, fu un fatto importante per la considerazione positiva dell'America verso l'Italia». Il film, spettacolare, è la più grande post-produzione mai fatta in Europa, con 1500 inquadrature digitali per ricostruire il Madison Square Garden, dove Carnera combattè la prima volta nel 1933 contro Ernie Schaaf che, centrato alla tempia, perse la vita. Nel ruolo di Carnera, Andrea Iaia, attore di 1 metro e 98 che parla inglese, sa boxare e recitare e ha raggiunto lo stesso peso di Carnera, 126 chili. Nel cast internazionale anche Burt Young (il «leggendario» allenatore di Rocky) nei panni di un direttore di banca; mentre Paul Sorvino è il proprietario del circo in cui si esibì Carnera; e Anna Valle è la moglie del pugile, Pina Kovacic, «che mise ordine nella sua vita, facendolo vivere nel benessere e non povero come succede a tanti pugili».

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