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Spoleto tra rinnovamento e tradizione

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Molta carne al fuoco per questa edizione della rifondazione che si svolgerà dal 27 giugno al 13 luglio. Una particolare attenzione è riservata al teatro con il ritorno di alcuni registi che hanno segnato la storia della messinscena, come Robert Wilson che ritorna col Berliner Ensemble nell'«Opera da tre soldi» di Brecht-Weill (5-6/7), come Luca Ronconi in uno spettacolo-lezione di una intera giornata imperniata sullo studio della drammaturgia di Ibsen (3-6/7), lo svizzero Luc Bondy in un ghiotto Marivaux («La seconde surprise de l'amour») dal 27 giugno, il polacco Janusz Kica col Teatro Nazionale sloveno a raccontare «I sogni di Alice nel Paese delle meraviglie». Per la danza spicca il nome di Jiri Kylian con «Birth Day» e il filmato della «Car Men» (7-9/7), ma anche una serata al maschile («Men only») dal 4 luglio con flamenco, classico, tip-tap e coreografie di Gades e Bigonzetti. Per la musica i concerti saranno articolati in cicli tematici: i 100 anni di Messiaen, il bicentenario della V e VI sinfonia di Beethoven affidate all'Orchestra del XVIII secolo di Bruggen, la musica da camera di Ravel, un omaggio a Menotti per il suo genetliaco (7 luglio) dedicato alle musiche che amava. Serata di chiusura dinanzi al Duomo con la London Symphony diretta da Harding. Un posto d'onore spetta quest'anno alla drammaturgia francese ospitata al Caio Melisso: concerti per parole e musica con Didier Sandre e l'Orchestra di Lione e una serie di monologhi con Judith Magre e Michel Aumont. Da non mancare la serata Wilson con una Lecture sul tema «A letter for Queen Victoria» con cui debuttò a Spoleto nel 1974, e «Hamlet a monologue». Un cammeo quello di Franca Valeri, mentre carta bianca sarà data a Luciana Littizzetto.

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