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Il più grande scultore dell'epoca barocca "ambasciatore di ...

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"Bernini and the Birth of Baroque Portrait Sculpture" è sia la prima esposizione dello scultore italiano del 17esimo secolo in nord-America, sia la prima che comprende i suoi busti e sarà inaugurata il prossimo 5 agosto al Getty Museum, dove resterà fino al 26 ottobre. Poi farà tappa alla National Gallery del Canada a Ottowa il 25 novembre e fino all'otto marzo 2009. Le sculture provengono dal Museo Nazionale del Bargello di Firenze, da Palazzo Barberini, Galleria Borghese a Roma, Museo di Roma, il Vaticano, da diversi altri musei in tutto il mondo e da numerose collezioni private. "Bernini and the Birth of Baroque Portrait Sculpture" è organizzata dal J. Paul Getty Museum e dalla National Gallery di Ottawa: la mostra è stata curata da Catherine Hess, Andrea Bacchi, docente dell'Università di Trento, Jennifer Montagu, Honorary Fellow, Warburg Institute di Londra. È stata presentata anche a New York, all'Istituto Italiano di Cultura diretto da Renato Miracco e con la partecipazione del Console d'Italia Francesco Maria Talò, Michael Brand, direttore del Getty Museum, Pierre Théberge, direttore della National Gallery del Canada a Ottawa. La mostra, organizzata in ordine cronologico, mette insieme circa trenta sculture create in marmo, bronzo e porfido, nonché quadri e disegni provenienti da tutto il mondo, comprese alcune sculture mai viste al di fuori dell'Italia. Tra i capolavori del Bernini, i busti di Francesco di Carlo Barberini, papa Urbano VII Barberini, papa Clemente X Altieri, papa Alessandro VII Chigi, cardinale Scipione Borghese, monsignor Clemente Merlini, Luigi XIV, cardinale Richelieu ed alcuni autoritratti. «Siamo fieri di questa mostra - ha commentato Michael Brand - anche se è stata difficile da organizzare. Il 30% delle opere in esposizione proviene dall'Italia e questo segna l'inizio di una nuova relazione tra i due paesi. Il vostro paese è benedetto dal punto di vista artistico, ma questo implica anche delle enormi responsabilità e non sempre si è in grado di riuscire a preservare questo patrimonio da soli senza l'aiuto di qualcuno. Penso che ci vogliano dei partner e anche di altri paesi, che possano sostenere l'arte economicamente. Voi avete un numero straordinario di musei ma è impensabile farli funzionare tutti alla perfezione, così come è impensabile restaurare da soli ogni singola opera. Una soluzione potrebbe venire anche dal prolungamento dei prestiti a lungo termine, in questo modo gli altri paesi potrebbero prendersi cura delle vostre opere, pulirle, restaurarle».

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