Antonio Angeli a.angeli@iltempo.it «La sinistra? Non è ...
«Io, due anni fa, ho votato a sinistra - ha detto - ma non ho capito perché non si è affrontato il conflitto di interessi e si è fatto l'indulto. Il governo ha fatto il contrario di quello che si aspettavano i cittadini. A questo punto il risultato era scontato. Ora non devono dire che sono stati battuti da questo o quello, si sono autoaffondati». E poi dall'attore e regista che ha ricevuto il premio alla carriera, parole di simpatia per la Lega: «Ho presentato ultimamente a Varese "Un sacco bello", un film che più romano non si può. C'era un'aula piena di gente che mi ha mostrato grande affetto e tanta stima. I leghisti non sono sempre quelli che si vedono nelle assemblee e che fanno il tifo come allo stadio». Decisamente più amaro Nanni Moretti: «Il risultato che è uscito dalle urne è davvero netto e inequivocabile - ha detto il protagonista e sceneggiatore di "Caos calmo" - Certo è strano che gli analisti della politica non abbiano saputo percepire il vento che c'era nell'aria». E riguardo all'appello da lui fatto prima delle elezioni contro l'astensionismo: «Non è stato molto ascoltato, ma qui c'è molto altro oltre l'astensionismo». Un «molto altro» a cui ha dato un perché chiaro Antonio Albanese: «La sinistra non è mai stata tanto lontana dalla gente come oggi. Ora c'è solo da rimboccarsi le maniche», ha detto l'attore di «Giorni e nuvole». Gianni Alemanno, candidato alla carica di sindaco di Roma (dovrà vedersela con Rutelli) nel complimentarsi con il presidente dei David, Gian Luigi Rondi, ha ribadito la sua idea di agganciare il premio alla Festa del Cinema.