Il cinema-verità all'italiana sa raccontare anche i sentimenti
Se non che mentre li riprendono ad ogni ora (da cui il titolo), fra i due, da poco sposati e con un bambino piccolo, esplode una crisi che non tarda a fare uscire di casa Giovanni lasciando nella disperazione Lucia. I due documentaristi non desistono anche perché, si ripetono convinti, quella crisi non ci sarebbe stata se i coniugi non fossero assillati dai problemi della loro condizione di precari e, ciascuno per proprio conto, si mettono a seguire l'uno e l'altra nelle loro nuove vite. Il risultato non sarà più un film sull'instabilità del lavoro, ma su quella dei sentimenti. Ci ha raccontato questa storia Anna Negri, già nota sia al cinema sia in TV. L'elemento insolito (e curioso) è dato dalla costante intrusione di quei due cineasti nelle esistenze prima unite poi separate dei coniugi, il resto è svolto -narrativamente- secondo gli schemi consueti delle crisi delle coppie, sono però i modi di rappresentazione che lo rendono se non sempre nuovo comunque convincente e in più punti molto abile. Questi modi, infatti, grazie all'impiego del digitale, con una macchina da presa leggerissima e quasi amatoriale, si propongono con una mobilità, nei ritmi e nelle stesse immagini, che suscita, proprio come nel cinema verità di una volta, una costante sensazione di immediatezza. Riprendendo sì il dramma di una coppia che si è distaccata e che invano, fino all'ultimo, cerca di ritrovare un equilibrio, ma non dimenticando, nel dircelo, di approfondirne tutte le ragioni intime, animandovi anche temi e problemi relativi ad altri -amici, compagni di lavoro- chiamati, con intensità, a ricrearvi (attorno) una realistica e sempre plausibile cornice. Nonostante quella costante intrusione, anche nei momenti più intimi, di quei due cineasti uno dei quali, alla fine, da spettatore oggettivo rischierà di prender parte attiva a una determinata situazione della donna. Un esperimento, certo, ma con un senso felice del cinema e delle sue esigenze migliori. Confermato dalla recitazione sia dei due coniugi, Alba Rohrwacher e Marco Foschi, sia dei due cineasti, Stefano Fresi, Alessandro Averone. Personaggi persone. Anche quando, in primo piano, si confidano con noi.