Canalis: io, bella e single nell'Italia di oggi
troppo proibizionista
Mentre sarà questo l'ultimo anno in cui condurrà in tv "Controcampo", la domenica pomeriggio su Italia Uno. Francesco Ranieri Martinotti l'ha diretta nel ruolo di Ilaria, un avvocato che sta per sposarsi con un uomo molto più grande di lei (Enzo De Caro), ma che alla fine s'innamorerà di un suo vecchio amico di scuola (Alessandro Siani). "La seconda volta non si scorda mai", prodotta da Mikado con Lunarossa e da venerdì in 200 copie, è una divertente commedia in salsa napoletana sceneggiata, oltre che da Siani e da Martinotti, anche da Francesco Albanese. Elisabetta Canalis, cosa l'ha convinta ad accettare questo ruolo? «Avevo già conosciuto Siani sul set di "Natale a New York", dove avevo imparato due parole di napoletano: poi, Alessandro mi ha proposto questa parte con il produttore Mauro Berardi. L'ho trovata divertente e ho accettato, nonostante i mille impegni. E nonostante Siani mi prenda in giro dicendo che "in ogni donna si nasconde un'attrice e in me si nasconde benissimo"». Dopo tanta tv e un po' di cinema, ha mai pensato di recitare anche in teatro? «Sì. Ho avuto delle proposte bellissime di cui mi sento tuttora onorata, parti che nel passato sono state affidate a grandi attrici. Ma ho rifiutato perché non mi sento ancora pronta. Per me la tv, che amo molto, resta il mio primo lavoro. Nel cinema, non sempre mi sento in grado di poter fare tutto: ho avuto finora due piccoli ruoli, nel "Decamerone" prodotto da Dino De Laurentiis e in "Natale a New York" di Neri Parenti. L'esperienza nella fiction tv dei "Carabinieri", mi ha aiutato molto per confrontarmi con il cinema. Rispetto ai primi esordi ho fatto grandi passi avanti: nel 1999 Pieraccioni mi aveva scartata, dopo un provino per "Il Pesce innamorato". Mi aveva chiamato lui, ma io mi sono impappinata e non riuscivo a dire neppure una battuta e giustamente Pieraccioni mi scartò». Nel futuro quindi farà ancora televisione? «Sì, ho già dei progetti importanti, ma davvero non posso dire nulla, me lo hanno vietato». Come mai una donna bella e famosa come lei è ancora single? «Non per scelta, perché io vorrei avere una storia, ma non trovo la persona giusta. In Italia forse non è molto facile, perché essendo io un personaggio noto, rischio di diventare troppo ingombrante per un ragazzo. Ma ora vivo spesso in America, anche per lavoro, e ci resto almeno tre mesi all'anno. Mi sento meno aggredita: qui, vivo da sola e la notte trovo sempre qualcuno nascosto nel giardino, soprattutto i fotografi. Ho trovato molto giusta la sentenza che ha condannato i paparazzi che inseguirono Lady Diana». Gli uomini americani sono più interessanti di quelli italiani? «Sicuramente vivono con la donna un rapporto più paritario. Ma l'uomo italiano è più sveglio, non si lascia pregare e, anche se è un po' mammone, fa piacere coccolarlo. Gli attori italiani li trovo invece noiosi e ridicoli quando si atteggiano a grandi filosofi. Amo le persone che hanno vissuto situazioni non facili, perchè danno il giusto valore alle cose. Quello che non sopporto davvero è il gossip che fanno sui giornali mirato a ferirti: magari esci con un amico e ti fanno apparire come la sua amante». Crede che le donne in Italia si sentano oggi davvero libere? «Il nostro Paese dovrebbe avere visioni più aperte, ora ci sono troppi paletti, come sulla questione della droga; ma è ancora più preoccupante la moratoria che stanno montando sulla legge 194. Sono cattolica, però sono convinta che alle donne vada lasciata la libertà di scelta, sempre». Quale attrice preferisce? «Valeria Golino».