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Una bufala il fim storico di Tom Cruise

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Loafferma con grande enfasi la rivista domenicale tedesca «Bild am Sonntag», secondo la quale la «bufala» più marchiana riguarda proprio il luogo dell'attentato, che gli autori della sceneggiatura hanno situato in un bunker, invece che nella baracca di legno ove in realtà avvenne. Il giornale si è procurato le 123 pagine della sceneggiatura e le ha fatte esaminare dal professor Peter Steinbach, lo storico che dirige il «Gedenkstaette Deutcher Widerstand», il Museo della Resistenza Tedesca. Inventato di sana pianta è anche l'episodio nel quale si vede Stauffenberg che incontra Hitler sull'Obersalzberg, il famoso «Nido dell'Aquila» sulle montagne bavaresi, per fargli firmare un piano. «È ridicolo rappresentare Stauffenberg come un commesso d'ufficio con la cartella da firmare sotto il braccio - afferma l'esperto - Lo si trasforma in un galoppino, ma si pretende di farne un eroe». Un'ulteriore inesattezza riguarda la scena in cui un altro congiurato, il generale Ludwig Beck, offre al colonnello Stauffenberg una capsula di cianuro con cui suicidarsi. «È assurdo sostenere che gli oppositori al nazismo si sarebbero sottratti alle loro responsabilità con il veleno, come fece in seguito Hermann Goering». La conclusione del professore che «Valkyrie» è un film «al di sotto dell'immaginabile, peggio di quanto ci si aspettasse». «Valkyrie», firmato da Bryan Singer (quello di «X-Men»), uscirà in Germania il 2 ottobre, in Italia entro l'anno.

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