AMORE, BUGIE E CALCETTO, di Luca Lucini, con Claudio Bisio, ...
Oggi punta sulla coralità e l'occasione (o il pretesto) glielo offre, come il titolo annuncia, il gioco del calcetto perché segue, anche al di là di partite settimanali, le vicende private, sentimentali e professionali, dei sette uomini che vi partecipano, ad una età che va dai venti ai cinquant'anni. Ci fa così incontrare Vittorio (Claudio Bisio) il più attempato tanto che, per rimanere competitivo, deve ricorrere a vari tipi di droghe, utili anche nel suo caso, perché, separato da una brava moglie cardiologa (Angela Finocchiaro), convive con una amante giovanissima (Chiara Mastelli) che vorrebbe prestazioni vigorose, specie perché in precedenza, è stata l'amante proprio del giovane figlio di lui (Andrea Bosca). Un altro dei sette è Lele (Silvio Nigro) che, sposato da tempo con Silvia (Claudia Pandolfi) non ha quasi più stimoli sentimentali e sessuali, legato a un matrimonio che, sempre più in crisi, comincia a sentire come una catena. Fra gli altri c'è un ex calciatore professionista (Giuseppe Battiston) che, se richiesto, dispensa a dritta e a manca consigli non solo sul calcetto ma sui vari, piccoli e grandi problemi, degli amici con cui si esibisce in campo. Tra questi ce n'è uno educatino e quasi azzimato (Andrea De Rosa) che dovrebbe affrontare, e poi risolvere positivamente, il problema non certo modesto della sua fidanzatina (Marina Rocco) che aspetta un bambino, ma non da lui... Da cui le "bugie" del titolo. Ci si divide tra le partite di calcetto e i fatti privati dei vari giocatori. L'accento, però, soprattutto su questi secondo, quasi con gli stessi ritmi con cui si scandiscono gli agoni sportivi sul campo. Trascorrendo rapidi da un caso all'altro, lasciando molti snodi in sospeso e poi riportandoli in primo piano, con una regia che, all'insegna appunto della velocità, gioca con furbizia con i caratteri, i casi complessi, le semplificazioni della commedia, le tensioni emotive che, nonostante le apparenze, non tardano ad imporsi con più vitalità quando emergono dai rapporti sentimentali che non quando esplodono tra le pieghe dell'esaltazione sportiva. Si può quasi sempre seguire, perciò. Per merito anche degli interpreti condotti tutti a dare il meglio di sé stessi. I migliori, Claudio Bisio e Angela Finocchiaro.