Dina D'Isa [email protected] Lungo le curve del lago di ...
E sempre a Garda per l'occasione si festeggerà il centenario della nascita del padre di Bond, concepito dalla penna dello scrittore inglese, Ian Lancaster Fleming, nato a Londra il 28 maggio 1908 e scomparso a soli 56 per un attacco cardiaco. Stavolta, sulla elegante Aston Martin, si muoverà Daniel Craig (alle prese con un nudo integrale), al suo secondo Bond dopo "Casinò Royale", tratto dal primo libro di Fleming che nel '52 diede inizio alla saga dopo un passato di giovane scapestrato e di spia britannica. Per festeggiarlo arriverà dal Texas colui che ne ha raccolto l'eredità, lo scrittore Raymond Benson, tradotto in Italia da Andrea Carlo Cappi. Se Sean Connery ha dato origine al vero mito di Bond, forse troppo legato al binomio che lega alle belle donne il successo maschile, ora l'agente più famoso del mondo diventa sul grande schermo un eroe più accessibile. Tra cinema e letteratura, i segreti di Bond rivivranno sul Garda dove verrà messo a nudo anche lo scrittore che ha partorito uno dei personaggi più famosi della letteratura moderna e della cinematografia mondiale. Rampollo di un'aristocratica famiglia inglese, Ian era figlio di Valentine Fleming, deputato conservatore e ufficiale della Riserva, che venne ucciso durante la Prima guerra mondiale, quando il futuro scrittore aveva solo 9 anni. Esuberante, amante di belle donne e auto sportive, a Ian non dispiaceva essere considerato un gran bevitore. Nel 1928 la madre, delusa, gli tolse il sussidio mensile e lo inviò in Austria, a Kitzbuhel, presso una pensione: qui il giovane Fleming si appassionò all'alpinismo e allo sci, sport e ambientazioni che ricorreranno nei futuri racconti di 007. Diventato giornalista per la Reuter, e poi inviato a Mosca del Times oltre che consulente finanziario, Ian fondò il club "Le Cercle", dedicato al culto della gastronomia e del gioco d'azzardo: e nel film "Licenza di uccidere", la prima apparizione di James Bond avvenne proprio all'interno del club. Dopo essere entrato al servizio segreto della Marina britannica, sposò nel 1952 Anne Geraldine Rothermere, contessa di Charteris. E durante il viaggio di nozze scrisse "Casinò Royale", il primo libro su James Bond: realizzerà in tutto dodici romanzi, due raccolte di racconti su 007, un libro inchiesta sul traffico internazionale di diamanti e un romanzo surreale intitolato "Chitty Chitty Bang Bang". Nella saga dell'agente segreto più famoso del mondo, Ian Fleming utilizzò molti episodi della sua vita personale oltre che professionale e in James Bond c'è molto di lui: spavalderia, coraggio, eleganza, fascino, che molti attori hanno incarnato sul grande schermo, da George Lazenby a Timothy Dalton, da Sean Connery a Roger Moore fino a Pierce Brosnan e all'attuale Daniel Craig. Sebbene sia un personaggio letterario, Fleming scrisse persino un'accurata biografia su Bond, riportata nel 21esimo capitolo del suo penultimo romanzo, "Si vive solo due volte": è un appassionato necrologio curato dall'ammiraglio Miles Masservy. James Bond nasce nel novembre del 1924 da genitori borghesi, che restano uccisi in un incidente alpinistico sopra Chamonix, quando il piccolo James ha solo 11 anni. Il suo nemico numero uno, Ernst Stavro Blofeld, nel gennaio 1962 gli uccide la moglie, il giorno stesso delle nozze. Vittima di un'amnesia rimane per qualche tempo su un'isoletta giapponese con l'amante Kissy Suzuki che, a sua insaputa, rimane incinta, mentre a Londra è dato per morto. Ma in realtà il personaggio resta immortale.