Chiara Gamberale: «Sono solo commedie
le tragedie della vita»
Chiara, esile come un giunco ma vulcano di parole e di mani che gesticolano, ha gli occhi che ridono: «Una fatica pazzesca, su e giù per l'Italia a presentare il libro e quanta soddisfazione. Ovunque incontro gente che, nonostante tutto, è in cerca dell'amore vero e della possibilità di intrecciare una relazione duratura». «La zona cieca» (è la parte di noi che non conosciamo ma è visibile, comunque, agli altri) è infatti la storia di una passione, di due solitudini che si sommano, con caparbietà e testardaggine. «Lorenzo e Lidia sono campioni di incomunicabilità - ammette Gamberale - Psicolabili con dei passati problematici. Lei è una consulente sentimentale, conduce un programma radiofonico notturno in cui raccoglie le testimonianze di "sentimentalisti anonimi", che punteggiano qua e là, la vicenda. Lui è uno scrittore nevrotico e semi-tossico che con le donne ha rapporti da "tutto in una notte". Poi strada facendo entra in scena anche uno sciamano dall'italiano sghangherato che comunica con Lorenzo on line. È la voce della verità, lui si ferma ad ascoltarla, finalmente». È un incontro al massacro. Lei appartiene alla categoria «io ti salverò», lui la scanna. Sembrerebbe una tragedia invece è una commedia. «Non c'è niente di più ridicolo della scena di una coppia che litiga - prosegue la Gamberale - ed è il lato paradossale della vita». Quanto c'è della tua vita in questo libro? «Non è sfacciatamente autobiografico come il primo "Una vita sottile". È stato un parto difficile, durato cinque anni, c'è anche uno sforzo linguistico per differenziare le personalità. Lui è il classico intellettuale romano arrogante, lei viene dalla provincia ecc. Ma in questo libro c'è tutto di me. È terapeutico. Lo scopo era trovare il modo di far stare insieme responsabilità familiari e passione in un mondo abitato da un'umanità dolente». C'è un finale a sorpresa che non sveliamo però perchè la protagonista è una programmista radiofonica? «Conduco un programma in diretta su Radio24 tutte le mattine «Trovati un bravo ragazzo». Con la scrittura non si mangia! È un'esperienza difficile ma entusiasmante, ti mette a contatto con la gente» Quando non scrive e parla alla radio che fa? «Sono legata agli affetti fondamentali. E zero vita mondana. Quattro amici, sempre quelli. Con il mio compagno Emanuele Trevi mi piace andare nella casa di campagna a Trevignano. Poi la sera guardiamo i dvd delle serie televisive americane: Grey's Anatomy, Six feet under ecc. che compriamo in cofanetti. Poi ci sono i viaggi, recentemente siamo stati all'isola di Pasqua e in Cile. L'anno scorso siamo andati alle Hawai. Facciamo lo scambio delle case. Noi mettiamo a disposizione la nostra abitazione romana. Il prossimo viaggio è alle Fiji». Le letture preferite? «Adoro lo scrittore romano Alessandro Piperno e anche Michele Mari». Un sogno nel cassetto? «A questo punto desidero solo un figlio».