Bisio: «Le mie passioni al tempo del calcetto»
Il film, sceneggiato da Fabio Bonifacci - che ha scrito anche l'omonimo romanzo edito da Mondadori - prodotto da Cattleya e dal 4 aprile in 250 copie distribuito da Warner Bros, racconta sul filo dell'ironia, storie d'amore e di vita di sette uomini: di età, classi e caratteri completamente diversi, ma puntuali compagni in una squadra di calcetto, ogni giovedì sera. Nel cast - strepitoso - appare anche Vittorio (Bisio), cinquantenne che si dopa per giocare a calcio e prende il Viagra per stare con la fidanzata 24enne, Viola (Chara Mastalli). Sarà però l'ex moglie Diana (Angela Finocchiaro), cardiologa, a rimetterlo in piedi dopo un problema al cuore. In squadra con Vittorio, ci sono - fra gli altri - il figlio Adam (Andrea Bosca), che cerca di non ripetere gli errori del padre; Mina (Giuseppe Battiston, in un personaggio ispirato ai giornalisti Gianni Mura e Gianni Brera), filosofo del gruppo; il mediano Lele (Nigro), che decide di trasformarsi in casalingo per aiutare la moglie Silvia (Pandolfi), madre stressata da due figli piccoli; il difensore della squadra, il prudente Piero (Andrea De Rosa), studente, la cui vita viene piacevolmente sconvolta dalla futura maternità della fidanzata, Martina (Marina Rocco); il volenteroso Venezia (Max Mazzotta) e il cinico Filippo (Pietro Sermonti). Nel finale c'è persino il cameo di grandi campioni, come Schillaci, Tacconi, Rizzitelli e Bonetti, allenati da Gigi Maifredi, che con la loro squadra (gli Old Boys), affrontano i protagonisti della storia: uomini confusi, soprattutto nei rapporti con le donne, con troppa o troppo poca voglia di crescere che, al posto dei dialoghi o delle parole, preferiscono driblare palloni il giovedì sera. «Per noi donne il calcetto è da sempre un trauma che ci accompagna e sul quale i nostri uomini non transigono - ha esordito Claudia Pandolfi, che sarà anche nel prossimo film di Lucini, "Avventure semiserie di un ragazzo padre" -. Il mio compagno non rinuncerebbe mai al suo lunedì di calcetto e da sempre vivo in una famiglia si romanisti. Sono tifosa anche io ma non fino alle lacrime». Nonostante il filo conduttore del pallone, «il film è però molto femminile - ha spiegato Bisio, che come tutti gli altri interpreti già giocava a calcetto ma, per aderire meglio al ruolo, si è sottoposto a un periodo di allenamenti -. Nel film succedono cose estreme, anche se mascherate dalla vita di tutti i giorni. Il mio personaggio è poi uno dei più negativi che abbia mai interpretato, ma mi sono molto divertito nel recitarlo: Vittorio è l'attaccante del gruppo, cinquantenne, capo d'azienda, che si dopa per giocare a calcio e prende il Viagra per stare con la sua fidanzata 24enne. Sono felice che il cinema si sia accorto di me: sarò nei prossimi film di Giulio Manfredonia ("Si può fare") e di Fausto Brizzi ("Gli ex"). Poi mi attende una nuova serie tv poliziesca con Alessandro Gassman (una specie di "Starsky e Hutch" all'italiana, ma in commedia); infine, ci sarà il seguito della fiction "Due imbroglioni e mezzo" con Sabrina Ferilli e, a settembre, la nuova edizione di "Zelig"». Filippo Nigro formerà invece con Luca Argentero una coppia gay nella commedia "Diverso da chi" di Umberto Riccioni, con Claudia Gerini. Nigro ha inoltre finito altri due film, entrambi in lizza per partecipare alla Mostra di Venezia o alla Festa di Roma e con l'uscita fissata per l'autunno. Il primo è "Un gioco da ragazze", opera prima di Matteo Rovere e l'altro è "Amore che vieni, amore che vai" di Daniele Costantini, film che rievoca atmosfere e canzoni di Fabrizio De Andrè, in una sorta però di "heist movie" (film su una rapina), con la colonna sonora di Nicola Piovani.