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Katia: «Sono stonata ma solo nel musical e per amore della tv»

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Ci sono riuscita al punto da aver vinto anche un prestigioso riconoscimento, il Nastro D'Argento per la mia interpretazione in "La seconda notte di nozze"». È Katia Ricciarelli a parlare. La celeberrima cantante lirica ha esordito ieri sera nel cast della settima serie di "Carabinieri", di cui è andata in onda su Canale 5 la prima puntata. Signora Ricciarelli, abbandonerà la carriera che l'ha resa famosa? «Assolutamente no. Anche se qualcosa è cambiato nella maniera di gestire la mia vita professionale. Intanto continuo a recitare in tv e al cinema; il prossimo 15 luglio esordisco anche come protagonista di un musical dal titolo "Gloriosa". Lo spettacolo inaugurerà il festival teatrale estivo di Borgio Verezzi. Ed il prossimo anno arriverà al teatro Sistina di Roma come evento dell'anno». Quale sarà il suo personaggio nel musical? «Interpreto una cantante lirica del tutto stonata che prende una serie di stecche e solo alla fine del suo percorso riuscirà a diventare finalmente brava. Accanto a me, nel ruolo della mia amica del cuore, ci sarà Valeria Fabrizi». Qual è la genesi della sua trasformazione da cantante ad attrice? «Una carriera nata per caso grazie a Pupi Avati che, qualche anno fa, mi convinse a recitare nel suo film "La seconda notte di nozze". Mi sono fidata ed ora che ho scoperto di avercela fatta, ho intenzione di continuare. Presto tornerò al cinema proprio con Avati in un nuovo film e sono in cantiere altre fiction tv». Ieri era nella commedia televisiva "Carabinieri 7". Un'esperienza che continuerà? «Certamente. Manuela, il mio personaggio, sarà presente nei prossimi sequel della fiction. Per una curiosa coincidenza anche nella serie di Canale 5 canticchio in maniera stonata. Poi prenderò lezioni di canto e diventerò brava. Manuela è una donna ironica, sa mettersi in gioco in maniera divertente. Ho finalmente messo in evidenza il mio sens of humour». Quali sono i suoi prossimi impegni nella lirica? «Continuo a tenere concerti in tutt'Italia, ma ho deciso di non interpretare più le opere che sono state i miei cavalli di battaglia per 40 anni. Adesso sul palcoscenico sono soltanto io la protagonista». Perché questa scelta? «Perché posso concedermi libertà che prima mi erano negate, come andare in bicicletta, uscire senza la sciarpa intorno al collo, non preoccuparmi per una possibile infreddatura. Non temo la vecchiaia, sono arrivata ad un punto della vita in cui desidero fare ciò che mi piace». Cosa pensa dell'ambiente lirico di oggi? «Bisognerebbe che tutti fossero un po' più modesti e tenessero i piedi a terra». Avrà un'altra direzione artistica dopo quella dello Sferisterio di Macerata? «Ci sarà certamente una nuova esperienza di questo tipo. Vorrei dirigere un teatro lirico per proporre al pubblico spettacoli nuovi e non standardizzati». Come sono invece i rapporti con Pippo Baudo, suo ex marito? «Molto cordiali e basta».

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