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Con l'Opus Dei il Vangelo diventa vita quotidiana

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Sul palco degli oratori si sono poi succeduti tra gli altri il cardinale Julian Herranz, presidente emerito del Pontificio consiglio per i testi legislativi, e il Vicario del Papa per la diocesi di Roma Camillo Ruini, che nel suo intervento ha ringraziato la Prelatura Personale del Papa «per il servizio che svolge a tutta la Chiesa, anche nel mondo». L'Opus Dei è in effetti un'istituzione della Chiesa Cattolica che offre una eccezionale opera di formazione spirituale complementare al lavoro svolto dalle chiese locali. Portare il Vangelo in tutto il mondo, diffondendo il messaggio che il lavoro e la vita di tutti i giorni sono importanti occasioni di incontro con Dio, è cio che l'Opera si propone, basandosi sull'insegnamento di Escrivà che infatti soleva dire: «O sappiamo trovare il Signore nella nostra vita ordinaria o non lo troveremo mai». E dal 1928 l'Opus Dei continua a offrire mezzi di formazione cristiana (assistenza sacerdotale, ritiri, lezioni), attraverso l'impegno degli 86000 fedeli e dei 2000 sacerdoti che ne fanno parte. Un modello di servizio che si è costantemente evoluto, tanto che Giovanni Paolo II, appunto 25 anni fa, eresse l'Opera in Prelatura Personale di ambito internazionale. La Prelatura è una struttura che fa parte dell'organizzazione pastorale e gerarchica della Chiesa e che agisce trasversalmente e in collaborazione con le diocesi: il Prelato e i fedeli sono infatti impegnati in unione con i credenti e i pastori sul territorio. Camillo Ruini ieri ha inteso sottolineare proprio questi meriti, osservando che i laici sono chiamati a evangelizzare «in tutti i vari ambienti della società, dell'imprenditoria, del lavoro, della famiglia, della cultura». Peraltro, come ha spiegato monsignor Echevarria, la figura giuridica della Prelatura Personale è quella che meglio si adegua al fenomeno pastorale che San Josemaria Escrivà seppe «vedere» il 2 ottobre del 1928, fondando l'Opus Dei e profeticamente pensandola come una istituzione composta da cristiani comuni.

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