L'ossessione del maestro, quando Renoir era convinto di non saper dipingere
Ecco l'inflessibile punto di vista del grande Renoir nel 1880. Di lì in avanti, dopo l'illuminante viaggio in Italia compiuto fra l'ottobre del 1881 e il gennaio del 1882, nascerà un altro Renoir, più classico e monumentale nelle forme. Ed è questo il tema della mostra appunto intitolata «Renoir. La maturità tra classico e moderno» che si è inaugurata ieri nel Complesso del Vittoriano e che resterà aperta fino al 29 giugno (catalogo Skira). A onor del vero bisogna ammettere che, nonostante la sua fulminea brevità (quattro soli anni fra il 1873 e il 1877) e il parere negativo dell'artista stesso, la fase impressionista di Renoir, caratterizzata da una sensuale passione per la vita moderna, resta senza dubbio il suo periodo più felice e convincente. Ma la mostra curata da Kathleen Adler ha comunque il pregio di documentare con 130 opere fra oli, lavori su carta e sculture quasi quarant'anni di attività creativa del grande artista, dal 1881 alla morte, avvenuta nel 1919 per congestione polmonare. Decisivo per questo radicale cambiamento di rotta anti-impressionista da parte di Renoir fu appunto il suo viaggio in Italia del 1881, da Venezia alla Sicilia. L'artista rimase incantato soprattutto dalle opere di Raffaello (in particolare i suoi affreschi alla Farnesina) e dalle pitture pompeiane del Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Queste profonde sensazioni lo portarono a ripensare i fondamenti stessi della forma, cercando un equilibrio fra vita moderna e dimensione eterna, atemporale che sfuggisse all'attimo effimero dell'impressionismo. I corpi femminili diventano più carnosi e tondeggianti, fermati in gesti quotidiani che profumano d'intimità domestica e familiare. Lo si vede bene in un capolavoro di raffinato pittoricismo come «Fanciulle al piano» (1889) proveniente dallo Joslyn Art Museum di Omaha (Nebraska) ma anche in «Dopo il bagno» (1912) del Kunstmuseum di Winterthur o in «Ballerina con tamburello» (1909) della National Gallery di Londra.