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Dina D'Isa [email protected] Nunzio Gallo, uno dei ...

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Avrebbe compiuto 80 anni il 25 marzo. Tanti i suoi successi cha ancora animano le serate dei piano bar e dei locali di mezo mondo. Da "Anema nera", "E spingole frangese", "O paese d'o sole", "Te sì scurdato 'e Napule", fino a "Oilì oilà", "Tarantelluccia", "Sedici anni", la struggente "A vucchella", "Catarì" e "Voglio te". Sebbene vinse Sanremo nel 1957 con Claudio Villa, con "Corde della mia chitarra", e s'impose al Festival di Napoli con "Vurria" in coppia con Aurelio Fierro, la sua carriera cominciò però nel dopoguerra e nell'ambito lirico. una voce duttile e potente, che in seguito fu messa al servizio delle più classiche melodie partenopee. Al teatro Trianon di Napoli, ora diretto da Nino D'Angelo, Nunzio Gallo tornò in scena nel 2002 per uno degli ultimi spettacoli in pubblico, una sorta di summa della sua carriera musicale e di attore, per la regia di Roberto De Simone. Dotato di una bella voce baritonale, il giovanissimo Gallo studiò canto lirico al Conservatorio di Napoli con il tenore Nunzio Bari e musica con il maestro Mario Campanino. Debuttò a soli 17 anni nel 1945 al Teatro delle Palme di Napoli in uno spettacolo organizzato dallo Special Service delle truppe inglesi, per poi vincere, nel 1948, un concorso di musica leggera, riuscendo ad entrare alla Rai. Nel 1956 Gallo vinse la prima "Canzonissima" con la canzone "Mamma" e l'anno successivo vinse anche il Festival di Sanremo con "Corde delle mia chitarra" in coppia con Claudio Villa. Con la stessa canzone partecipò alla seconda edizione dell'Eurofestival piazzandosi al sesto posto e nel 1961 ottenne un grande successo vendendo un milione di dischi con la canzone "Sedici anni". Sempre a Sanremo, nel 1962, giunse in finale al Festival cantando in coppia con Rocco Montana un brano di Mascheroni e Testoni, "Inventiamo la vita". Nel 1958 vinse il Festival di Napoli con "Vurria" in coppia con Aurelio Fierro e vi partecipò in altre numerose edizioni, fino all'ultima, del 1970. Nunzio Gallo ha anche partecipato a molti film, tra i quali "Il Mammasantissima" (1979) di Alfonso Brescia con Mario Merola e Ciro Giorgio, "Così parlò Bellavista" (1984) di Luciano De Crescenzo e "Desiderio" (1984), dove recitò al fianco di Fanny Ardant e Isa Danieli. Sul grande schermo è apparso anche in "Lo scugnizzo", "L'ultimo guappo", "Il figlioccio del padrino", "Il motorino" e "I contrabbandieri di Santa Lucia".  Domani si svolgeranno i funerali nella basilica di San Ferdinando in piazza Trieste e Trento, la cosiddetta «chiesa degli artisti» napoletani.

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