Julie torna in odore di Oscar
Il film, diretto da Sarah Polley e appena uscito sui nostri schermi, ha già regalato all'attrice un Golden Globe e una candidatura che la vede favorita ai prossimi Oscar. La storia affronta con garbo e delicatezza il tema dell'amore in una coppia non più giovane e l'incombenza della malattia attraverso l'incubo dell'Alzheimer. Critica e pubblico all'unanimità hanno salutato con entusiasmo e affetto il ritorno sulle scene dell'attrice inglese, consapevoli che, nonostante la sporadicità dell'avvenimento, ogni interpretazione della Christie lascia il segno. In effetti era il 1961 quando, a soli vent'anni, apparve nel telefilm della BBC "A for Andromeda". I produttori la notarono subito e pensarono di affidarle la parte della "Bond Girl" in "Agente 007, Licenza di uccidere", preferendole poi la Andress per "questioni di taglia"! Ben presto però il regista John Schlesinger la scelse per il ruolo di Liz in "Billy il Bugiardo" e la sua fama esplose. Fu lo stesso Schlesinger a dirigerla qualche anno dopo in "Darling", interpretazione che le regalò il primo Oscar della sua carriera per un ruolo che sembrava scritto per lei. E' suo anche il volto di Lara nel celeberrimo "Il Dottor Zivago" di D. Lean e quello di Linda/Clarisse nel cult di F. Truffaut "Fahrenheit 451". Ma è ancora Schlesinger a dirigerla nel 1967 in "Via dalla Pazza Folla" dal capolavoro di T. Hardy. Mai nessun titolo risultò più appropriato nella carriera di un'attrice anticipando misteriosamente il suo ritiro dalle scene. Di lì a qualche anno in effetti, all'apice del suo successo, Julie Christie scelse uno stile di vita più riservato, lontano dai clamori hollywoodiani, e si eclissò. Ma perché? Recentemente il Daily Mail ha rivelato un episodio a dir poco inquietante che potrebbe in parte spigare questa scelta. Nel film horror di N. Roeg del 1973 "Don't Look Now", in cui la Christie appare insieme a Donald Sutherland - suo partner all'epoca - nella più famosa scena di sesso (non simulato) della storia del cinema, i due sono una coppia di coniugi a cui muore la giovane figlia per annegamento. Subito dopo le riprese del film l'attrice tornò nel suo cottage nel Galles dove erano ospiti gli Heales, suoi cari amici. Il loro figlioletto annegò qualche giorno più tardi nel laghetto appena fuori la villa. Julie Christie rimase sconvolta per la macabra similarità del tragico evento con quanto narrato nel film appena girato.