Un romanzo fa litigare gli intellettuali in Germania
Lo «Spiegel» scrive che «Littell ha creato un affresco affascinante». Il «Faz» ha dato rilievo a quello che si presenta come l'evento letterario dell'anno: «Non ci troviamo di fronte ad un nuovo "Guerra e Pace", ma si tratta di un gran libro». Il «Tagesspiegel» scrive invece che il libro di Littell «a parte gli effetti choc, non offre un nuovo sguardo sul caos nazista. Le ambiguità, che Littell rivendica, non nascono da una chiara comprensione artistica». Il giornale sottolinea poi che le descrizioni di Littell sono molto meno efficaci della «lucida sobrietà» delle descrizioni di Auschwitz fatte da Primo Levi. Secondo «Die Welt» la figura del protagonista del romanzo «appare in alcune parti improbabile, sovraccaricato di aspetti che mostrano come chi l'ha inventato non è uno storico, ma un romanziere».