La tortura made in Usa scuote il festival
Ilfilm (distribuito da Sony) narra le vicende di alcuni torturatori soldati americani ritratti in terrificanti foto e video realizzati nel carcere di Abu Ghraib in Iraq. Le interviste ai soldati torturatori, uomini e donne, sono in primo piano: i sergenti Ken Davis e Tony Diaz o le soldatesse Lynndie England e Sabrina Barman, narrano per circa due ore come - ad esempio - per i 21 anni di Lynndie sia stata costruita una sorta di torta con montagne di prigionieri nudi ammucchiati. Oppure, prigionieri mascherati, azzannati dai cani, annaffiati da docce bollenti fino a farli morire, legati con catene o tenuti al guinzaglio come animali. E ancora, lampade fracassate sui detenuti, sodomizzati con manici di scopa, riempiti da milioni di formiche, feriti da colpi d'arma da fuoco e ripetutamente fotografati o filmati. Terribile la foto del prigioniero in piedi su una cassetta, incappucciato, con fili collegati a dita delle mani dei piedi e al pene. Tra l'ottobre e il dicembre del 2003, alcuni di questi ragazzi americani hanno scelto la guerra solo per uscire dalla povertà, comprarsi una Mustang e imitare la tv tash. Gli abusi sistematici non sono però tutti considerati illegali e la Standard Operating Procedure è il confine lecito che può sfociare nel criminal act. «Ho intervistato le bad apples (le mele marce tra i soldati), punite solo per aver infangato il Corpo Militare Usa e demonizzate dai media, per far capire alla gente chi siano realmente e perché hanno praticato tanto orrore. Vorrei che venissero puniti i veri responsabili, coinvolti nello scandalo di Abu Ghraib». A mettere un po' d'allegria nella Berlinale ci ha pensato invece il premio Oscar Mike Leigh con la commedia - in concorso - "Happy-Go-Lucky", con la divertente Sally Hawkins affiancata da Eddie Marsan, nel ruolo di un istruttore di scuola guida innamorato e rifiutato dalla protagonista Poppy (Hawkins): «È un film sul concetto positivo della vita», ha spiegato il regista. A Berlino ieri sono stati festeggiati anche gli italiani grazie al film, nella sezione Panorama "Sonetàula" del nuorese Salvatore Mereu, tratto dal romanzo di Giuseppe Fiori, parlato nella stretta lingua dell'entroterra sardo, prodotto e distribuito (dal 7 marzo) da Lucky Red. La storia narra del 12enne Sonetaula, il cui nome evoca il suono del vento tra gli alberi, che vede il padre imprigionato a torto dai poliziotti dello Stato italiano. Altro piccolo successo per l'Italia, la proiezione - a Panorama - di "Improvvisamente l'inverno scorso" di Gustav Hofer e Luca Ragazzi., documentario ironico sulla loro vita di coppia omosessuale. Oggi l'attesa, oltre che per il debutto alla regia di Madonna, è per il film di Grimaldi "Caos Calmo", con il tanto criticato Moretti, i cui film sono stati scelti nella retrospettiva del prossimo festival di Locarno. Mentre Felice Laudadio, direttore del festival EuropaCinema (15-19 aprile) promosso dalla Film Commission Toscana, ha annunciato che la prossima edizione sarà dedicata a Viareggio al cinema tedesco.