Una standing ovation per Andrea Bocelli, l'unico artista ...
Prima dell'esibizione Bocelli ha ricordato Luciano Pavarotti: «Sono qui stasera per onorare la memoria di uno dei più grandi artisti del nostro tempo - ha detto Bocelli - Luciano Pavarotti ha regalato al mondo emozioni e momenti indimenticabili. Non è più con noi, ma la sua voce e la sua generosità resteranno nei nostri cuori. Stasera canto per Luciano». La partecipazione ai Grammy è solo l'ultimo capitolo di un successo americano che ha visto il tenore di Lajatico protagonista di una tournee esaltante: da Las Vegas al Madison Square Garden, un susseguirsi di sold out che confermano Bocelli come il cantante italiano più amato e seguito al mondo. In soli tre mesi il suo «Vivere - the best of Andrea Bocelli» ha venduto tre milioni di copie, scalando classifiche usualmente inaccessibili agli artisti italiani, come quella inglese dove, prima di Natale, Bocelli era quarto davanti a mostri sacri del rock come Eagles e Led Zeppelin. Vincitrice assoluta della serata è stata Amy Winehouse, la turbolenta cantante retro-soul inglese. Cinque grammofonini: migliore nuovo artista, miglior record dell'anno e miglior album vocale per «Back to Black» (che ha fatto vincere anche il produttore Mark Ronson, il Grammy dedicato alla produzione di un album non classico) e miglior canzone e miglior performance pop per la canzone «Rehab». Il jazzista Herbie Hancock che ha ottenuto il grammy per il miglior album con il suo tributo a Joni Mitchell, «River: The Joni Letters». Erano 43 anni che un album jazz non vinceva la categoria più ambita. Magrissima, piena di tatuaggi, con la sua tipica lunga e cotonata capigliatura nera, Amy ha mostrato l'altra sera un lato umano che l'ha resta simpatica anche a chi non è un grande estimatore della sua contro-cultura. Senza Amy infatti la festa dei Grammy sarebbe stata decisamente meno interessante e la trasmissione televisiva, seguita in mezzo mondo, non avrebbe ottenuto tanto gradimento. Amy è attualmente in cura, dallo scorso 24 gennaio, in una clinica per la disintossicazione dalla droga. C'è entrata dopo la pubblicazione di un video che mostrava la giovane star fumare crack. Proprio quell'episodio le era costato il visto, inizialmente negato, dall'ambasciata americana.