Elena Sofia Ricci: "I Cesaroni, sul set una vera famiglia"
{{IMG_SX}} [...] con la fiction «I Cesaroni 2», da domani sera, in prima serata su Canale 5.La seconda serie, 26 episodi in 13 puntate, vede nel cast, oltre alla Ricci, Claudio Amendola, Max Tortora e tanti ospiti «speciali»: Raoul Bova, Maria De Filippi e anche l'intera squadra della Roma per una serie brillante che ha conquistato il cuore del pubblico, soprattutto quello giovane. Signora Elena Sofia Ricci, nella fiction «I Cesaroni 2» cosa c'è di diverso rispetto alla precedente edizione? «Dei nuovi personaggi, i Barilon, una famiglia del Nord che fa da contraltare ai romanissimi Cesaroni, si sono perfettamente intonati allo spirito della fiction». Romanissimi... lei veramente è di Firenze. «Sì, ma se sono con i romani parlo romano, con i fiorentini riprendo con il toscano, diciamo che sono bilingue». Nei «Cesaroni» ci sono tanti personaggi. Come si trova a recitare in una fiction corale? «Benissimo, io amo le famiglie molto numerose, per questo sul set con tante persone mi trovo a mio agio. Certo, ho bisogno dei miei spazi... ma con interpreti così bravi dividerei mille set». È più divertente Claudio Amendola o Max Tortora? «Due personaggi diversissimi: Tortora è irresistibile. Sul set abbiamo tutti tentato di fargli uno scherzo: non ridere delle sue battute, si arrabbierebbe moltissimo, ma non ci siamo mai riusciti, è travolgente, impossibile non ridere. Claudio è... un fratello, un padre, un uomo simpatico. E un bravissimo attore brillante». E lei, che come attrice drammatica ha vinto tanti premi, come si considera? «Un'attrice in senso totale. All'inizio della mia carriera tendevano a farmi ripetere sempre sempre gli stessi ruoli, poi ho iniziato a recitare parti diverse e, in personaggi per i quali non tutti mi vedevano adatta, ho convinto e ho anche vinto dei premi. Oggi sono felice di aver avuto tante possibilità. Non mi spaventa cambiare i ruoli e non ho nemmeno paura delle etichette. Anche se le etichette sono sempre in agguato». Lei preferisce il cinema o la tv? «Io preferisco recitare delle cose belle, metto la stessa professionalità e la stessa passione sia al cinema che in tv». Sono due linguaggi diversi? «No, c'è un respiro diverso, certo, in tv i tempi si allungano, ma la differenza è quasi inesistente, anche tecnicamente. Oggi in tv si fa tutto come al cinema». E gli applausi del teatro, quelli le mancano? «Mi mancano i silenzi del teatro, quei momenti in cui senti la tensione in platea, in cui tutti attendono di sapere cosa accadrà. Il teatro è una grandissima emozione: nel momento in cui si apre il palcoscenico tra il pubblico parlottano, mangiano caramelle, hanno la tosse. Quando si comincia a recitare gli spettatori guariscono. E si crea quella tensione magica. Non amo le tournée, che mi tengono lontana dalla famiglia, ma adoro il teatro. Nel futuro desidero recitare nel "Riccardo III" di Shakespeare».