Stallone: dopo Rambo racconto la morte di Edgar Allan Poe
[...]la morte del famoso scrittore Edgar Allan Poe, l'inventore della detective story e del thriller psicologico. Per quanto il talento romantico ed enigmatico del narratore statunitense abbia contribuito con numerosi titoli ad arricchire l'elenco delle produzioni Hollywoodiane (Roger Corman e Vincent Price ci hanno costruito su una carriera), nessuno si era mai veramente interessato a tradurre per lo schermo le sue vicende biografiche, paradossalmente degne delle sue stesse elucubrazioni visionarie. Le circostanze del suo decesso infatti, avvenuto a Baltimora il 7 ottobre del 1849, non furono mai chiarite e il caso rimane ancora oggi un mistero irrisolto. Dopo un'infanzia segnata dall'abbandono e dalla morte precoce dei genitori, da un'adozione senza vincoli formali e soprattutto senza affetto, Poe si disperò dietro amori struggenti e donne impossibili fino a sposare in segreto la cugina tredicenne Virginia Clemm, che morì di tubercolosi pochi anni dopo. Il dolore per la sua perdita lo fece sprofondare sempre di più in una cupa desolazione e nell'alcool. L'autore de "La caduta della casa Usher", "Gli omicidi della Rue Morgue", "William Wilson" e tanti altri capolavori del brivido fu ritrovato, una mattina d'autunno, in stato di Delirium Tremens, con addosso dei vestiti non suoi. Condotto in ospedale, nel suo stato di semi incoscienza, non riuscì mai a dare una versione coerente di ciò che gli era accaduto. Secondo testimonianze dell'epoca, pare che abbia trascorso la notte prima del decesso pronunciando ripetutamente il nome "Reynolds" senza che nessuno mai sia stato in grado, anche successivamente, di stabilire chi fosse questo individuo e cosa stesse cercando di rivelare Poe poco prima di morire a soli quarant'anni. Varie ipotesi sono state avanzate nel corso del tempo sull'accaduto: omicidio, coma etilico, colera, avvelenamento, pazzia e tumore cerebrale, ma neppure riesumazioni e autopsie a posteriori sono servite a svelare una volta per tutte questo mistero. Intorno ad esso invece se ne è creato un altro: stiamo parlando della leggenda del "Poe Toaster", ovvero di un mai identificato ammiratore vestito di nero che dal 1949 (centenario della morte) ogni 19 gennaio (giorno del suo compleanno) si reca al cimitero e lascia tre rose rosse insieme ad una bottiglia di Cognac sulla tomba di Poe. Se non fosse nato nel 1946, ovvero appena due anni prima dall'inizio di questa tradizione, avremmo potuto avanzare l'ipotesi che fosse proprio il Signor Stallone l'ossequioso ammiratore segreto, visto che ha rivelato in varie occasioni di nutrire un profondo interesse per il mitico scrittore da moltissimi anni. È proprio di questi giorni, infatti, la notizia che Sly abbia contattato Viggo Mortensen per affidargli proprio la parte di Poe nel film che si appresta a dirigere e di cui sarà anche produttore e sceneggiatore. Di questa realizzazione in realtà si vociferava già da un po' di tempo, parola dello stesso Stallone, che in un'intervista ha dichiarato di avere nel cassetto lo script pronto da qualche anno e di averlo sottoposto a registi del calibro di Stanley Kubrick, William Friedkin e Roman Polanski, ma senza risultato! A questo punto, dopo essersi ripreso dall'ultimo match di "Rocky Balboa" nel 2006 e una volta archiviata l'ennesima puntata della saga di "John Rambo", attesa nelle sale italiane per il 22 febbraio, l'over-sixty Sly si dedicherà totalmente al suo sospirato progetto. Nonostante non sia completamente a digiuno di regie (anche con discreti risultati) di certo questo rimane il proposito più ambizioso della sua intera carriera.