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I Puffi, mezzo secolo di successi

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All'inizio non piacevano al pubblico. Negli anni '80 il trionfo con i cartoni in tv

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I Puffi compiono mezzo secolo, infatti nacquero nel '58 come «riempitivo» di «John & Solfami», un fumetto comico-avventuroso che appariva sulla rivista in lingua francese «Le journal de Spirou». Fecero un po' fatica ad imporsi fuori dal mondo dei fumetti, il primo film, in bianco e nero del '67, «Le avventure dei Puffi», fu un mezzo fiasco. In Italia il fumetto ebbe un discreto successo: era pubblicato sul «Corriere dei piccoli», diventato poi «Corriere dei ragazzi. Il successo interplanetario arrivò nei primi '80 con i cartoon per la televisione. La canzone «Noi Puffi siam così...» cantata da Cristina D'Avena in Italia ebbe un successo, francamente, sconcertante. Il geniaccio che li inventò fu una delle matite più raffinate della grande scuola di fumetti di lingua francese: il belga Pierre Culliford, in arte Peyo, scomparso nel '92. Oggi i Puffi sono una holding, una sorta di colosso per l'intrattenimento dei bambini: in giro ci sono circa 270 episodi di cartoni per la tv, qualche film, una quantità incalcolabile di giocattoli. Per il cinquantenario il Belgio, la patria dei Puffi, ha proclamato una sorta di festa internazionale: l'«Happy SmurfDay». «Smurf» è il nome inglese dei Puffi che in francese sono «Les Schtroumpfs» e in tedesco «Schluempf». Lo «SmurfDay» è stato festeggiato l'altro giorno a Bruxelles, ieri a Parigi, sarà il 21 a Berlino e poi in giro per il mondo. Per il futuro i Puffi hanno in programma un nuovo film, il primo di una trilogia, che sarà in animazione 3d e arriverà nelle sale a novembre.

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