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Enrico Papi e le cinquanta biondone

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[...]con questa impresa, rimette in gioco il suo personaggio e scommette sulla sua abilità. Si intitola «Batti le bionde» e propone la sfida tra un unico singolo ragazzo e un vero esercito di ragazze, 50, tutte rigorosamente bionde. Il gioco nasce in Olanda, e si capisce, visto che da quelle parti le bionde sono di più facile reperimento, e viene ora trasferito nel Belpaese. Qui la «materia prima» appare un po' più rara, ma, in caso di emergenza, si può sempre ricorrere ad apposite tinture. Non per niente il casting dei concorrenti è stato lungo e laborioso e si è concentrato soprattutto in questi ultimi mesi, forza dei numeri, sulle ragazze. Il gioco si svolge in due fasi, nella prima al concorrente le ragazze rivolgono le domande su argomenti predefiniti. In base alle risposte l'uomo accumula dei soldi che serviranno poi nella seconda fase del gioco che è ad eliminazione diretta. Per ogni domanda azzeccata il concorrente aumenta il suo «tesoro» e una delle ragazze viene eliminata. Alla fine il ragazzo in gioco potrà scegliere se tentare di eliminare tutte le ragazze e portare a casa il premio finale, 500 mila euro, o se fermarsi tenendo il gruzzoletto raggiunto. Il meccanismo è complesso e molto del successo del quiz, o game-show, come si chiamano oggi, dipenderà dalla simpatia e dall'abilità del conduttore. Papi ritorna dopo «La pupa e il secchione» e «Distraction» agguerritissimo e a caccia di pubblico.

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