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Banfi, il mio Canà è la cura contro questo calcio malato

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Fra gli altri, nel film sfila una foltissima pattuglia di giornalisti, campioni, coach e presidenti di squadre di serie A, che per la loro partecipazione hanno ricevuto un gettone di presenza, devoluto in beneficenza. «Totti ha convinto molti colleghi, come Gilardino, Lotito, Ancelotti, Oddo, Spalletti, Pruzzo, Collovati, Graziani e Mazzone. Spiccano anche Ilaria D'Amico, Massimo Piccinini e Giampiero Mughini. Oronzo torna in un ambiente del calcio peggiore di quello che aveva lasciato più di vent'anni fa, quando si usciva dallo scandalo del calcio scommesse - ha esordito Banfi -. Mi sono convinto a riproporre il personaggio perchè il primo film nel frattempo è diventato un cult, amato molto dagli stessi calciatori. Il mio pubblico, anche il più giovane, da anni mi chiedeva di tornare a quella comicità. Stavolta abbiamo evitato le scene violente, le botte, le smorfie e le battute pesanti, ma il mio linguaggio ruspante è rimasto. Chi se ne importa poi se non piace ai critici, quello che conta è il pubblico». Oronzo Canà, dopo anni passati controvoglia insieme alla sua famiglia, a mandare avanti un'azienda agricola in Puglia, viene ora richiamato in servizio come coach della Longobarda, appena promossa in A, dal figlio del presidente della squadra, Walter Borlotti, e dal suo misterioso socio russo. Il profeta del "5-5-5", il vate della "Bizona", è ora promoter del "modulo a farfalla", tra gag e disavventure che coinvolgono il genero fedifrago (Izzo), una seducente giornalista in cerca di scoop (Falchi), un giovane asso brasiliano che potrebbe essere suo figlio, le manovre poco pulite di Borlotti e socio, una tifoseria inferocita e le indagini sulla squadra della magistratura. Anna Falchi ha confessato che le sarebbe «piaciuto vivere l'epoca delle commedia anni '70: forse avrei avuto più successo al cinema di quanto ne ho oggi. Non temo il paragone con le attrici di quei film, anche perchè io più che sulla fisicità, punto sull'autoironia. E per una volta sono stata felice di essere dalla parte della giornalista a caccia di scoop e non da quella della star da assalire».

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