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Ambra, io tradita da Volo per una «Venere nera»

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Infondo siamo tutti un po' razzisti. Se non altro perchè non abbiamo un vero amico nero e perchè, senza confessarlo nemmeno a noi stessi, almeno una volta nella vita ci chiediamo come potrebbe essere l'amore con un partner di colore. Visto che il mondo della pubblicità tende a rafforzare lo stereotipo sul binomio tra erotismo e pelle nera. Questi e altri luoghi comuni vengono raccontati nella commedia di Cristina Comencini, «Bianco e Nero», prodotta da Cattleya con Rai Cinema e da venerdì prossimo in 250 sale. Il film, interpretato da Ambra Angiolini, Fabio Volo, Aissa Maiga ed Eriq Ebouaney, con Anna Bonaiuto, Franco Branciaroli e Katia Ricciarelli, narra l'improvvisa storia d'amore che sboccia tra Carlo (Volo), sposato con la rigida borghese Elena (Angiolini), e l'africana (Maiga) a sua volta consorte di Bertrand (Ebouaney). «Questo film, che ha come partner l'Amref, nasce da un viaggio in Ruanda, - ha spiegato ieri la Comencini, anche la sceneggiatrice della pellicola insieme con Giulia Calenda e Maddalena Ravagli -. Quando sono tornata, ho cominciato a frequentare coppie miste e mi si è spalancato un mondo. Ho capito dai loro racconti quanto sia difficile vivere in una coppia composta da un bianco e una nera o viceversa, e quanti problemi e stereotipi debbano affrontare ogni giorno. Un esempio? Quello che vuole che i neri facciano l'amore meglio dei bianchi». Di fronte a questo velato razzismo molte di queste coppie, le più intelligenti, si confrontano con ironia «ed è per questo che ho preferito fare una commedia piuttosto che un film drammatico - ha sottolineato la Comencini -. "Bianco e nero" non a caso ha come protagonista un personaggio normale come Fabio Volo perchè, proprio come pensava mio padre, solo attraverso un uomo normale si può raccontare qualcosa che valga per tutti. In un certo senso, la scelta della medietà è proprio quella della commedia. Ma su tutto il film, veleggia sempre la stessa domanda: perchè è così raro per noi avere un amico o un'amica nera? E poi, guarda caso, non c'è stato nessuno sponsor italiano che abbia voluto sponsorizzare gli attori africani. È una cosa assurda e fa capire come sia lontana l'immagine degli africani da noi». Per Ambra Angiolini, «il personaggio di Elena ha qualcosa in comune con quello di Roberta che ho interpretato nel film di Ozpetek "Saturno contro": tutte e due infatti hanno una maschera che le rende vive. Roberta in modo estremo ed Elena in modo più quotidiano. Il fatto che dopo Ozpetek sia arrivata l'occasione di recitare in un altro film importante, come quello della Comencini, mi dà coraggio e mi fa sentire amata». Da Fabio Volo invece il desiderio di proseguire nella sua eclettica creatività: «Voglio continuare a girare film e anche se non mi chiamasse più nessun regista, ormai sono talmente ricco che un film posso produrmelo anche da solo. Nello stesso tempo non smetterò mai di scrivere libri, non fosse altro per la soddisfazione di dar fastidio a quelli di Bruno Vespa».

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