Simona Caporilli s.caporilli@iltempo.it "Io ...
Ambientata nelle città del sud (gli interni sono stati girati a Roma) è stata girata in dieci settimane, con quattro milioni di euro. La città eletta è Napoli e provincia, la protagonista è Manuela Arcuri nei panni di Angela Bassi dolce, quanto umile tanto innamorata. L'incipit è affidato a un colpo di pistola: è la morte del marito di Angela, Carmine Altieri, al secolo Brando Giorgi. Viene centrato, al momento del «sì». E di lì in avanti è tutto un flashback. È Sergio Muniz, a indossare i panni di Gabriele, personaggio che perde la vita, quando capisce che Carmine ha stuprato Angela, solo sei anni prima del matrimonio. A Giancarlo Giannini è stato affidato il ruolo del boss: supervisore di operazioni altrui. A interpretare Dolores Biseri c'è Angela Molina, a mettersi contro al camorra la giovane Angela Bassi, a tratti sottomessa all'amore del marito che, alla fine dello scontro con la camorra locale, cerca di procurarsi una sana vendetta. È con questo spirito che prosegue la seconda parte della miniserie: il suo rifiuto ad avere rapporti con i malavitosi è netto e sincero. Le differenze tra la Arcuri della vita reale e Angela? «Il senso della maternità», ha commentato la Arcuri che, per calarsi meglio nella parte, si è ispirata al "Matrimonio all'italiana" della Loren. I prossimi progetti dell'attrice? Mettere in scena "La bisbetica domata" perché «ho sempre fatto ruoli molto brillanti e vorrei continuare in questa maniera».