I fan del maghetto in attesa per "Harry Potter e i doni della Morte"
K.Rowling ed edita in Italia da Salani. Questo per evitare la fuga di parte del tomo tradotto dal centro stampa Grafica Veneta a Trebaseleghe (Padova), scelto dalla casa editrice. Ma, essendo già stata pubblicata in Gran Bretagna a luglio, la trama del libro è ormai nota a tutti. Dopo 36 capitoli ricchi di colpi di scena, di morti ammazzati e una lunga, soffertissima battaglia contro Lord Voldemort, l'epilogo finale fa un balzo in avanti di 19 anni. Siamo sul mitico binario 9 e tre quarti da dove parte l'Hogwart Express con destinazione la celebre scuola di magia. Harry Potter è lì, sta benissimo, e non è solo: con lui c'è la famiglia al completo. Harry ha infatti sposato Ginny, la sorella del suo migliore amico Ron, e ha avuto da lei tre figli di nome James, Lily e Albus. I figli di Harry salgono sul treno dove prendono posto anche Hugo e Rose, figli di Ron e di Hermione, sposati felicemente anche loro. Insomma, un perfetto happy end in stile hollywoodiano per le avventure del maghetto con gli occhiali: Harry Potter è vivo. La casa editrice Salani ha intanto diffuso l'immagine della copertina dell'edizione italiana di «Harry Potter e i doni della morte»: è stata realizzata, come le precedenti, dalla disegnatrice pesarese Serena Riglietti. Doveva essere top secret fino all'ultimo, ma su numerosi siti da giorni è apparsa l'immagine di due figure avvolte in mantelli. Forse, perchè tra i "doni della morte" - la bacchetta invincibile "elder wand" e la pietra in grado di riportare indietro i morti, "resurrection stone" - c'è anche il "mantello dell'invisibilità" che non si consuma con gli anni. Intanto, J. K. Rowling è scoppiata in lacrime quando per un documentario televisivo è ritornata nel modesto appartamentino di Edimburgo dove senza un soldo e con una figlia a carico ha scritto il primo libro della saga Harry Potter. Ricca sfondata grazie all'enorme successo della saga, la scrittrice vive ad appena tre chilometri di distanza in una lussuosa villa, dove è andata subito dopo la pubblicazione di "Harry Potter and the Philosopher's Stone". All'epoca la futura miliardaria si era appena separata dal primo marito, il giornalista portoghese Jorge Arantes, ed era ritornata dal Portogallo in Scozia assieme alla figlia Jessica. Era disoccupata. Scriveva il suo primo Harry Potter approfittando dei momenti in cui la bambina dormiva. Per affittare l'appartamentino di South Lorne Place nel quartiere di Leith (lo stesso dove è ambientato il film "Trainspotting"), si era fatta prestare da un amico seicento sterline. L'anno scorso, la Rowling aveva gelato i fan di Harry Potter affermando che non avrebbe mai dato un seguito al settimo capitolo della saga del maghetto. Ma ora sembra che la plurimilionaria scrittrice sia disposta a vagliare la possibilità di un ottavo libro delle avventure di Harry, Ron ed Hermione. Il successo planetario ottenuto con "Harry Potter and the Deathly Hallows" (tuttora al primo posto nella classifica dei libri più venduti in Gran Bretagna), che le è valso il terzo posto nella classifica del Time sul "personaggio dell'anno", l'avrebbe convinta a una nuova incursione nel mondo di Hogwarts, anche se la trama potrebbe, stavolta, non essere costruita intorno alla figura di Harry Potter. «Sono pronta per l'ottavo libro - ha spiegato la Rowling -. Ma la storia non partirà più dalla figura chiave di Harry, bensì dal mondo della magia che lo circonda». L'attesa ora è tutta per il 21 novembre 2008, giorno dell'uscita del film (il sesto) "Harry Potter e il principe mezzosangue" di David Yates.