IRINA PALM, di Sam Garbaski, con Marianne Faithfull, Miki ...
È lo spunto curioso e sicuramente insolito da cui prende le mosse questo film inglese, francese e tedesco realizzato dal regista belga Sam Garbaski, qui alla sua opera seconda. La nonna, che si chiama Maggie, è una vedova sui sessant'anni, onesta e quieta. Un giorno, perché suo figlio non ha denaro a sufficienza per le costosissime cure da dedicare al bambino, visto in strada un avviso per una hostess, si presenta ingenuamente equivocando sulla richiesta. Inorridisce quando apprende invece che, tramite un buco in una parete, dovrebbe dar piacere a uomini soli e viziosi. Poi, però, all'idea di guadagni utili al suo caso quasi disperato, accetta umile e schiava, lasciando che il gestore del locale le affibbi Irina Palm come nome d'arte. Il segreto, anche se ben custodito verrà comunque a un certo momento scoperto e proprio dal figlio... Un argomento a dir poco sgradevole. Si deve tuttavia dare atto alla regia di Garbaski, con il sussidio di una nitida sceneggiatura degli inglesi Martin Herron e Philippe Blasband, di averlo risolto persino in modo castigato, privilegiando soprattutto la psicologia della protagonista e la sua partecipazione al progetto di salvare il nipotino svolta sempre con accenti interiori e modi mai insistiti, specie quando si debbono proporre gli elementi tipici del mestiere cui la povera Maggie, diventata Irina Palm, è costretta a piegarsi. La cornice attorno, anche quando le immagini si lasciano invadere dalle luci rosse e fumose del sex club, è appena accennata, e così, pur con qualche segno in più, la fisionomia di alcuni personaggi di contorno, a cominciare del gestore del locale, meno nero di quello che, a prima vista, poteva sembrare. Il clima, anche nei momenti che rischierebbero di essere scabrosi, è quasi limpido. Con tecniche, a suo sostegno, affidate spesso, come cifre, all'implicito e a una dinamica narrativa indirizzata soprattutto all'essenziale. Tra le pieghe di un linguaggio che, ogni sequenza, la risolve con abili e conclusivi fondi neri. Al centro, l'anziana e una volta celebre cantante e attrice di teatro e di cabaret Marianne Faithfull, nota per molti film ma anche per una sua lunga e tormentata relazione con Mick Jagger. Un volto così pulito che pulisce tutto.