In un film le macabre premonizioni sulla morte di Lennon
Stiamo parlando di "Chapter 27", 100 minuti di pellicola scritti e diretti dall'esordiente J.P. Schaefer che per titolo e contenuto ripropongono il macabro nesso che collega "Il Giovane Holden", uno dei classici letterari americani per eccellenza, alla morte di John Lennon. Il film in effetti è ispirato alle vicende biografiche di Mark David Chapman, l'uomo che tolse la vita con cinque colpi di pistola al celebre musicista inglese e il legame si rende esplicito già dalla scelta del titolo, considerando che il romanzo termina al capitolo 26 e che fu ritrovato nelle tasche dell'omicida al momento dell'arresto. Presentata al Sundance Film Festival, la pellicola ha scatenato una serie di polemiche e le ire dei fans di Lennon. Circa due mila e cinquecento persone hanno sottoscritto il loro disappunto sul sito "boycottchapter27" contro l'uscita del film, affinché non venga dato a Chapman alcun risalto nè la sospirata fama che desiderava ottenere legando il suo nome a quello del suo mito. Ma l'uscita del film nelle sale statunitensi è prevista per marzo 2008 e per l'interpretazione di Jared Leto nei panni Chapman già si vocifera una candidatura all'Oscar. L'attore, nell'elenco dei bellissimi di Hollywood, per questo ruolo è ingrassato di ben trenta chili. Pare che la regia di Schaefer si sia ispirata al classico di Scorsese "Taxi driver". Anche stavolta è New York a fare da sfondo alla vicenda, con la tragica consapevolezza però dell'assoluta aderenza alla realtà dei fatti storici. Tra l'altro all'epoca della sua morte, avvenuta l'8 dicembre del 1980, Lennon abitava nell'edificio di Manhattan chiamato "The Dakota", lo stesso che fa da sfondo al capolavoro horror "Rosmary's Baby" diretto da Roman Polanski nel 1968. L'anno dopo il termine delle riprese, la moglie di Polanski fu assassinata dalla setta di Charles Manson che, per le proprie imprese "criminal-diaboliche", dichiarò di essersi ispirata proprio ai testi dei Beatles, in particolare ad "Helter Skelter" del 1968. Ma nell'elenco delle macabre coincidenze che riguardano "Chapter 27" c'è un altro particolare: l'attore che interpreta il mitico John Lennon nel film si chiama proprio Mark Lindsay Chapman! Salinger, che ha rotto con Hollywood da quando uno dei suoi "Nove Racconti" fu portato sul grande schermo con pessimi risultati, è riuscito con ogni presupposto (o con l'aiuto di avvocati) a mantenere la sua presa di posizione. Per ora quindi rimane l'assurdo paradosso di poter parlare del "Giovane Holden" sul grande schermo solamente per la tragica coincidenza del numero dei suoi capitoli, con la trovata di intitolare un film con l'ipotetico epilogo che nessuno di noi avrebbe mai voluto leggere, preferendo di gran lunga sedersi ad ascoltare una bella canzone.