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Carla Fracci diventa regina di Palermo

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L'atmosfera della bella époque vi fa da sfondo alle vicende di questa donna esemplarmente bella, di nobile famiglia sicula e avvenente moglie di un grande imprenditore palermitano, armatore, albergatore, banchiere, ma anche mecenate delle arti. A lei. musa ispiratrice di illustri artisti e potenti, andarono omaggi del pittore Boldini (il ritratto che le dedicò sarà esposto per gentile concessione al Teatro Massimo) ma anche di D'Annunzio (che la definì "unica") e persino del Kaiser Guglielmo II in visita a Palermo (fu lui ad apostrofarla come "Stella d'Italia"). Come in ogni favola però anche nella luminosa vicenda della bellissima Donna Franca si annidavano i rischi che all'ascesa repentina seguisse un rovinoso declino: i rovesci economici del marito conseguenti ai radicali cambiamenti politici, la prematura morte dei due figli, i continui tradimenti del marito, eventi tragici che la condussero ad una vecchiaia triste e solitaria. Il flashback della memoria sarà attivato in scena da Carla Fracci (la Franca degli anni grigi), mentre le vicende della giovane Franca avranno il fisico e l'avvenenza di Rossella Brescia. Il ruolo dell'abile ma anche fatuo Ignazio Florio sarà invece affidato all'emergente Giuseppe Picone. Come dire una esemplare storia italiana d'antan, dagli altari alla polvere, in uno spaccato sociale del nostro profondo Sud.

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