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Mira Sorvino

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Ed era il figlio di Ethan. Tratto dall'omonima novella di John Burnham Schwartz, "Reservation Road", ieri in concorso alla Festa del Cinema di Roma, è diretto da Terry George (regista di irlandese di "Hotel Rwanda") e racconta una tragedia dove a pesare è soprattutto «la capacità di creare mostri anche quando non ci sono. E questo ancora di più dopo l'11 settembre, quando la rabbia monta per ogni cosa - ha detto George -. Non è un film sulla vendetta ma sulla rabbia, sulle fantasie che riescono a montarla. Ed è significativo il fatto che sia ambientato nel Connecticut, uno degli Stati più sicuri d'America. Internet è un mezzo frequentato da Ethan in maniera ossessiva anche se alla fine nel web ci si perde e a Ethan Internet seve ad alimentare ancora di più la sua rabbia». Un ruolo importante giocano le due mogli, interpretate da Jennifer Connelly e Mira Sorvino divorziata dal pirata della strada. «Ho subito trovato il copione emozionate e ricco di suspense - ha dichiarato il premio Oscar Sorvino -. Il personaggio del mio ex marito, Dwight, si consuma attraverso un autologoramento. Stravolto dal suo senso di colpa, cerca di risalire la china per tornare a essere uomo, perché in un certo senso ha perso la sua natura umana. Ruth, la donna che interpreto, è forte e ottimista, è un'insegnante di musica in una scuola elementare, ma prima era una cantante jazz. Ruth comunica meglio con i bambini che con gli adulti e alla fine sarà proprio lei ad offrire una diversa interpetazione a tutto il thriller». Dwight è pentito di quello che ha fatto: non vive più e pensa di andarsi a costituire, anche lui è un buon padre e sa cosa prova il professore Ethan, che però è animato solo da odio, non si aspetta più niente dalle indagini della polizia, va ossessivamente sui siti delle vittime dei pirati della strada, mentre il suo rapporto con la moglie va in pezzi. Solo con il tragico atto finale si capirà come il rimorso possa essere un dolore pari a quello della perdita di un figlio.

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