«L'uomo privato» di Greco

Ricordando soprattutto la dittatura che la incantevole metropoli ha dovuto subìre. Sia il regista sia i protagonisti, Nuria Espert e Josef Maria Pou, sono celebrità del teatro spagnolo. Se il cinese "Li Chun" ("And the springs comes") di Chang Wei Gu (regista di Peacock e Orso d'argento a Berlino), racconta il sogno di una maestra di canto nella Cina Popolare degli anni Ottanta, il film dell'italiano Emidio Greco, "L'uomo privato", si sofferma sulla vita di un professore di Diritto. Nel film di Greco, interpretato - tra gli altri - da Tommaso Ragno, Catherine Spaak, Vanessa Gravina e Mariangela D'Abbraccio, protagonista è un docente universitario, quarantenne affascinante, intelligente, ironico e molto affermato. Non sorprende che sia corteggiato dalle donne, verso le quali si mostra sempre gentile e disponibile. Ma nello stesso tempo è anche un uomo chiuso, rinserrato nelle sue condizioni di privilegio, vissute e usate come schermo difensivo frapposto tra sè e la «volgarità, l'insensatezza della realtà», verso la quale ha un atteggiamento di totale rifiuto. Il professore vive perciò in una virtuale torre d'avorio che si è costruita e, per preservare il suo individualismo, non esita a reprimere i propri sentimenti e sacrificare quelli degli altri. È cosi che tronca la sua relazione con Silvia. Ma la sua ineccepibile realtà viene disturbata dal suicidio di un suo studente nella cui tasca la polizia trova telefono e indirizzo del professore. Da qui, l'indagine che stravolge la vita dell'uomo e il film da quel momento assume i toni di un giallo psicologico che sembra rifarsi anche alla tradizione noir e poliziesca del nostro cinema. Su tutto spicca il disagio di un uomo con la sua epoca. D. D'I.