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Shoah e maternità negata

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Lo porta con sè in Grecia, nell'isola di Zacinto, dove lo sottrae di nuovo ai nazisti. Alla fine della guerra emigrano entrambi in Canada, dove Jacob Beer (Stephen Dillane) diventa uno scrittore di successo. Ma non riesce a dimenticare il passato nè la sorella scomparsa nella Shoah. Questo condizionerà anche i rapporti con l'amata moglie (Rosamund Pike), tanto da condurlo al divorzio. Sarà Michaela (Ayelet Zurer, già vista in "Munich" di Spielberg), giovane donna ebrea che s'innamora di lui, a capire il dolore dell'uomo e ad accettarlo, pur in un destino che continua ad essere loro avverso. Per Robbie Kay, giovanissimo e bravissimo attore inglese, che interpreta Jacob da piccolo, sarà forse più facile la parte di Pinocchio che sta girando in queste settimane in Italia nella serie di Raiuno diretta da Alberto Sironi. Isabelle Huppert, che ha dato forfait alla Festa di Roma, è invece protagonista di "L'amour cachè" - in concorso - di Alessandro Capone, regista di serie tv come "Orgoglio" e "Distretto di Polizia". Bloccata in Cambogia dalle riprese di un film di Rithy Panh, Huppert è nel film una madre cattiva che non è mai riuscita a costruire un rapporto con la figlia. Sconfitta, disperata, rabbiosa, violenta, fragile e sola, con una maternità vissuta come un incubo mai superato. Sia da parte del suo personaggio, la cinquantenne Danielle, sia da parte della figlia Sophie (Melanie Laurent), ormai ventenne, curata dalla psicologa Nielsen (Greta Scacchi). Il film, prodotto da Massimo Cristaldi - figlio di Franco - e tratto dal libro "Madre e Ossa" di Danielle Girard, sarà distribuito nelle sale da Eagle, a febbraio 2008. D. D'I.

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