Ron: «Vi canto la mia Garlasco
senza delitti»
Tra una canzone e l'altra, il dvd mostra l'intervista realizzata da Natasha Stefanenko a passeggio per le strade del paese. Ron, il nuovo cd e dvd live è stato registrato nel Teatro Martinetti di Garlasco, dove lei è cresciuto e vive ancora oggi. Come è cambiata la vita del paese dopo la morte di Chiara Poggi? «È diventato impossibile viverci. Quando è scoppiato il caso ero in tournée ed ero molto felice di esserci. Ora in paese non si può più neppure passeggiare o andare a messa. Ci sono sempre sette-otto telecamere che ti braccano e tutti ti chiedono chi è l'assassino. Fortunatamente nel dvd riesco a far vedere che c'è anche un'altra Garlasco». Cosa intende dire? «Non vorrei che il mio paese si trasformasse in un'altra Cogne. Ci vuole più rispetto. Nel dvd passeggio in strada mentre Natasha Stefanenko mi intervista. Sono molto contento perché riesco a far vedere che Garlasco è un luogo diverso da quello che appare in questi giorni su tv e giornali». Conosceva Chiara Poggi? «La famiglia Poggi è famosa in città ma non conosco nessuno di loro personalmente. Non saprei davvero cosa dire». Tornando a parlare di musica, com'è nata l'idea di suonare con un'orchestra? «A dire il vero la proposta è venuta proprio dall'Orchestra Toscana Jazz che mi ha contattato per riarrangiare le mie canzoni. Ed è stata un'esperienza stupenda che mi ha fatto sentire a mio agio». Il mercato discografico vive un momento di crisi. Cosa ne pensa? «Quello che penalizza di più è la passione per il gossip. Senza contare che molte radio non trasmettono musica italiana per una sorta di pregiudizio. Ma sono proprio questi i momenti più stimolanti che mi spingono a migliorare». Dunque non salverebbe proprio nulla della musica italiana? «I Negramaro mi affascinano molto. Sono riusciti a essere band e cantautori al tempo stesso. Fanno buona musica e bei testi». Cosa l'aspetta dopo il tour che partirà da Roma il 7 novembre «Continuerò a lavorare ai brani inediti che sto già registrando. Il cd uscirà l'anno prossimo».