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Tornatore: in «Baarìa»

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«È un progetto che avrei voluto fare solo tra dieci anni, ma poi i produttori entusiasti mi hanno convinto ad anticiparlo - ha svelato ieri il regista in una pausa del suo set siciliano -. Il mio film non è un noir, nè un giallo ed è completamente diverso dalla "Sconosciuta". Inizia negli anni Trenta per arrivare agli anni Sessanta. È un film molto personale, in costume, che mi riporta a certe atmosfere, a certi personaggi della mia infanzia, a suggestioni che ho raccolto attraverso le testimonianze di persone del mio passato. Ma sottolineo che si tratta solo di personaggi di fantasia anche se a volte ispirati a storie vere. La pellicola sarà in ogni caso corale e sul set ci saranno più di duecento persone. "Baarìa" è uno dei tanti nomi arabi, ma anche dialettali, in cui viene chiamata Bagheria. Ho da sempre un'attenzione particolare per la Sicilia, soprattutto dopo i suggerimenti di Leonardo Sciascia che, tanto tempo fa e dopo aver visto "Nuovo cinema Paradiso", mi disse: "Peppuccio, fai sempre film sulla Sicilia e non sbaglierai mai". Peccato che non ho sempre seguito il suo consiglio fino in fondo. Girare film è per me un vero piacere. La cosa più bella che può fare un regista, ma nessuno pensi che noi lavoriamo solo sul set. Quando non giro non è che non faccio niente: o sto facendo montaggio o sto nelle fase di preproduzione o sto appunto lavorando al prossimo film cercando storie, attori e location. Insomma, il lavoro del regista non finisce mai». Le riprese del film, una coproduzione italo-francese (Medusa Film e Quinta) dureranno quindici settimane. Tra i 45 attori professionisti che parteciperanno al film di Tornatore, le cui riprese sono iniziate lunedì, figurano anche il palermitano Aldo Baglio, ma senza Giovanni e Giacomo, e i comici siciliani Ficarra e Picone, Gabriele Lavia, la madrilena Angela Molina, la catanese Nicole Grimaudo, Spiro Scimone e Leo Gullotta. Tornatore sta quindi ricreando la Bagheria di un tempo, quella degli anni Venti e Trenta e - udite udite - il film sarà girato interamente in dialetto siciliano. Per Tornatore oggi si può raccontare di tutto, e nel tentativo di spiegare come un'idea possa diventare cinema fa ricorso alla sua ormai ventennale esperienza lavorativa. "Il Camorrista" così come "La leggenda del pianista sull'Oceano" nascono dall'incontro con un libro. Invece "Nuovo Cinema Paradiso" è nato già nel 1977 (undici anni prima della realizzazione della pellicola) quando - ha ricordato il resgista - ebbi la fortuna di smontare il proiettore di un vecchio cinema di Bagheria, nato all'epoca del muto ma ormai chiuso dagli anni '60. In quei tre giorni passati in quel cinema nacque l''idea del Nuovo Cinema».

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