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In sala il documentario «Il mio paese» con le scene di Ivens censurate in Rai

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Vicari: ecco l'Italia in crisi che non conosceteIl filmato sarà proiettato con quello realizzato nel 1960 su commissione di Enrico Mattei

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Lo fa con "Il mio paese", documentario già passato a Venezia 2006, prodotto da Vivo Film (con Cgil e Rai Cinema) e proiettato nelle sale dal 20 aprile con quello di Joris Ivens, "L'Italia non è un paese povero". Realizzato dal grande cineasta olandese nel 1960 su commissione di Enrico Mattei, allora presidente dell'Eni, il film di Ivens, censurato all'epoca dalla Rai, non andò mai in onda nella versione originale, nè fu mai distribuito. Se Ivens descriveva un'Italia divisa tra l'affamato sud e il ricco nord agli inizi del boom economico, con industrie pronte a nascere, emigrazione, matrimoni e famiglie felici, Vicari punta il dito sul lavoro. Sulla realtà post-industriale, sui siciliani che con i pullman vanno ancora in Germania a lavorare, mentre i nordafricani raggiungono le nostre coste per lo stesso motivo. Emerge la crisi economica e sociale dell'Italia di oggi, quella troppo spesso trascurata dai grandi mezzi di comunicazione. Quella di una Basilicata agricola che convive a fatica con la Fiat di Melfi; o l'altra, quella dell'industria tessile di Prato divorata dalla concorrenza dei cinesi. «Ivens narrava un Paese contadino, al passaggio di un'epoca facilmente schematizzabile - ha spiegato Vicari -. L'Italia che racconto è completamente diversa. Mi sono concentrato sul mondo del lavoro, per verificare cosa sia accaduto in quegli stessi luoghi raccontati da Ivens. Il lavoro resta uno dei temi universali e la rimozione di questo problema, di cui si parla sempre meno, è lo specchio dell'approccio realistico anche nel nostro cinema. Per l'uscita del film sarà attivato un sito (www.ilmiopaese.it) che come You tube darà la possibilità a tutti di mandare i propri filmati o dichiarazioni sul tema del lavoro: tutte cose che verranno poi montate da me per diventare un altro film "Il mio paese 2". Alcune anteprime saranno unite al concerto di Massimo Zamboni (autore della colonna sonora) e Nada, interprete della canzone del film, "La mia patria attuale"». [email protected]

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