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Lotte sanguinarie solo per un po' di pubblicità

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Alla Befana disfiamo l'albero di Natale. E per un anno non ci pensiamo più. La stessa cosa credevo di fare ieri con il Festival di Sanremo. Non mi è stato possibile. Non dopo aver assistito al teatrino messo in scena a "Buona domenica" su Canale 5 riguardo alla polemica fra Pippo Baudo e il direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce. Hanno esternato Paolo Bonolis, tirato in ballo come possibile sucessore di Baudo, e il suo manager Lucio Presta, che nei giorni scorsi ha replicato alle accuse di Pippo ("Vive di percentuali sul lavoro degli altri") dicendo "noi non rispondiamo a un settantenne". E Cesare Lanza (autore di "Buona domenica" e del Sanremo di Bonolis) che si è rammaricato per un'uscita di Baudo ("Fortunatamente non c'è stato bisogno dell'arrivo dell'eroe morto all'aereoporto di Ciampino") riguardo all'ottimo ascolto di sabato paragonato alla finale del Festival di Bonolis, facendo riferimento all'omicidio di Calipari e l'arrivo della salma in Italia trasmesso in diretta. Non capisco la ragione di un processo al Festival su Canale 5, ma il fatto più grave è stata l'assenza di qualunque possibilità di replica da parte di Baudo o dei responsabili Rai. Il meccanismo è sempre lo stesso: rendere più sanguinaria la polemica per finire sui giornali e farsi pubblicità. La televisione come amplificatore della notorietà personale affascina chiunque: perfino Carlo Rienzi, presidente del Codacons, era ospite di "Buona domenica", il programma contro cui recrimina da una vita. Un processo inutile, perché l'unico autentico giudice di una trasmissione è il pubblico: gli ascolti importanti e sempre crescenti hanno premiato il Sanremo di Baudo come uno dei Festival più significativi degli ultimi anni. E tutte le polemiche già domani saranno sparite come la pioggia nei tombini: abbiamo dimenticato Nassirya, figuratevi se non dimenticheremo presto la lite Del Noce-Baudo. Lo stesso Pippo non si ritiene una scelta divina, ma non confermarlo per l'anno prossimo sarebbe un delitto professionale, perché garantisce risultati artistici di alta qualità, anche se quest'anno ha portato comici sbagliati all'Ariston. Fra tanta volgarità e poca comicità, però, è illuminante una battuta di Antonio Cornacchione: "Del Noce è l'unico a non potersi lamentare di Silvio Berlusconi, che ha fatto tanto per lui". In questi giorni il direttore di Raiuno si è attribuito i meriti del successo di Sanremo. E si è molto esibito: forse vuole tornare in video…

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