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Visto da fuori

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Mi è piaciuto Sanremo? Sanremo non può né piacere né dispiacere, perché come in tutte le feste, ci si può divertire o annoiare. Sul palco sono saliti molti miei amici e in particolare una ragazza che considero amica, perché ho avuto la possibilità di conoscerla professionalmente e stimarla di getto: Michelle Hunziker. Le sue doti di briosità, allegria e disinvoltura, non vanno giudicate per quelle che sono ma vanno paragonate alle decine di ragazze che grazie a letti comodi, a occhietti maliziosi e a gossip di pessimo gusto, hanno cominciato a far televisione ma sono rimaste tutte, e dico tutte, veline. Questa è una cosa che mi secca: non c'è stato un fiore nostrano capace di fare altrettanto rispetto a ciò che ha fatto questa cordiale svizzerotta. È vero che è partita col piede giusto attraverso Ramazzotti, ma anche le veline sono partite da letti giusti ed evitiamo di citare i nomi. Sarebbe facile fare battutacce su Baudo, ma come fare? Sa scegliere le canzoni (anche se ogni tanto ne "canna" una); sa calibrare le partecipazioni dei cantanti. Soffre di "simpatie comiche" e da queste si lascia guidare per la scelta degli ospiti ma soprattutto sa rendere pompose e importanti le cose che si dicono nel presentare gli artisti anche se la presentazione è il nulla. Abbiamo tanto bisogno del niente nelle parole anche perché a questo ci hanno abituato i politici e quando Baudo non dice nulla d'importante è molto meno dannoso delle dichiarazioni dei parlamentari. Mercoledì fra i voti in Senato e Sanremo è stata una bella giornata, due grandi celebrazioni: la prima nazionaldemocratica, la seconda nazionalpopolare. Mio padre mi diceva sempre quando passavamo davanti ai palazzi del potere: «Vedi Gianfrà, dentro ce so' pure dei boiaccia, però ricordati che finché il Parlamento è aperto noi siamo tutelati». Se avessi un figlio maschio così gli direi sul Festival: «Vedi figlio mio, finché Sanremo è aperto io ho due certezze: la prima è che la musica italiana e l'allegria del nostro temperamento mediterraneo non cesseranno mai di esistere. La seconda è che Sanremo lo presenterà Pippo Baudo, sempre». E allora se Del Noce dice che l'anno prossimo vuole cambiare presentatore, mi sembra che ne abbia tutto il diritto. Nessuno s'offenda.

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